Parliamo d'arte

Omaggio a ……Niccolò Paganini

Nella pagina dedicata all’arte questa settimana è protagonista un grande della musica , che ha lasciato un segno e la nostra Genova ha avuto l’onore di essere la città natale…Nicolò Paganini…ma leggiamo…. Titolo: “MandalaII” omaggio a Niccolò Paganini (1995 ca.) Tecnica: olio e sabbia su tavola Formato: 60x60x2 cm Introduzione dell’artista: Prendo una breve pausa nel […]

Parliamo d'arte

La collezione ” LOVE” by Alessandro Sala

Ripartiamo a parlare di arte ,dopo la breve pausa estiva e vi presentiamo un pezzo ,che è parte della collezione presentata da Alessandro Sala , nella sua mostra personale ..ma lasciamo la parola all’artista… Titolo: “Love Collection Nr. 06” Tecnica: olio, sabbia e carta su tavola Formato: 50x36cm Introduzione dell’artista: Dopo la “vacanza” estiva, non […]

Musica oltre confine

Tezenis Summer Festival a Genova

Questa settimana lasciamo da parte la nostra ricerca della musica oltre confine, per comunicare l’evento che si svolgerà domani  a Genova il 30 giugno.. Si tratta della tappa conclusiva del Tezenis Summer Festival..Il palco è pronto e piazza della Vittoria si prepara ad accogliere la musica.. Segnaliamo che saranno 30 i protagonisti della serata: Achille […]

Curiosando per il mondo

Patrimonio dell’Unesco…I Rolli

Oltre ai 30 palazzi del centro storico, Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli, apriranno al pubblico in questo appuntamento dei Rolli Days anche le ville del Ponente( Sampierdarena, Cornigliano, Pegli e Voltri )
Parliamo di palazzi cinquecenteschi, di ville , di strade monumentali,appartenute alle famiglie aristocratiche genovesi nel periodo d’oro della Repubblica , il tutto contornato dallo splendido mare.

Grande schermo

Il personaggio..GIAN BURRASCA..curiosità…

Uno dei ricordi televisivi della mia infanzia è “Il giornalino di Gian Burrasca”, che era trasmesso dalla RAI in prima serata e apparteneva alle “concessioni “,per restare davanti alla televisione, insieme a “Carosello”. La prima edizione è stata nel 1964,ma  replicato nel 1973, nel 1982 e addirittura nel 2012. Incredibile interprete in un ruolo maschile […]

Curiosando per il mondo

Le braghe di Jeans

Forse in pochi sanno che il più simpatico ed universale capo di abbigliamento, il pantalone in tela di jeans, ha la sua origine a Genova. Perciò vi racconteremo brevemente la sua storia.

Documentati almeno fin dal 1500, esistono tre tipi di tessuto di ampio consumo e tinti di blu con l’indaco, un colorante naturale di provenienza indiana (da cui il nome): il “Bordatto ligure”, tessuto in cotone finemente quadrettato; il Denim, prodotto inizialmente nella città di Nimes, con trama in cotone ed ordito in lino, andamento obliquo delle fibre che successivamente, per economicità, divenne di puro cotone ; il “Fustagno di Chieri”, un più pesante misto di lana e cotone che veniva però tinto anche con

Antico arazzo su base di tela jeans ancora visibile nell’Oratorio di Calenzana in area di passato dominio genovese (Alta Corsica)

un colorante locale.

Il porto principale per il commercio e l’esportazione di questi tessuti blu, era e fu a lungo quello di Genova e, pertanto, per estensione, essi furono chiamati Bleu de Genes alla francese o Blue Genoa e poi, nello slang di Londra (ove erano ampiamente apprezzati ed usati fin dal 1500), o di New York (ove ricevettero nell’800′ il “battesimo” mondiale) , divennero Blue Jeans.

Tali tessuti sono estremamente resistenti e, specie quelli in cotone, isotermici, potendo riparare egregiamente da un vento freddo in inverno, senza far sudare troppo in estate. Insomma: una stoffa per tutte le stagioni e relativamente impermeabile. Così a Genova, per la comodità di avere a disposizione oltre che un basso costo una gran quantità di questo tessuto di cotone blu, vi si confezionava un pò di tutto: le vele delle navi ed i teli per coprire le merci, tendaggi e pantaloni da fatica.

Ma non solo.. Per chi si recasse a visitare il Museo Diocesano, scoprirà che i numerosi arazzi genovesi qui custoditi, che in questo caso sono di carattere religioso e che datano al 1500 circa, sono di tela Jeans, con pittogrammi a biacca. Ancora, in una mostra molto interessante che si tenne anni fa a Palazzo S. Giorgio, ove erano esposte manifatture in Jeans messe a disposizione da privati fra cui la stessa Levi Strauss, si potevano notare capi di vestiario originali liguri del XVI° secolo non solo da fatica ma per ecclesiastici (vescovi e preti), per le donne (gonne e corpetti) e per i bambini. Insomma, si capì che in realtà a Genova e Liguria in generale, il mondo non era un pò grigio (come voleva una celebre canzone francese) ma interamente blu indaco: il cielo, il mare, i vestiti della popolazione. Può anche darsi che sia stata proprio questa generale pennellata di blu sulla città di Genova ad averne coniato il nome.

Successivamente agli inizi dell’800′ cominciò un’esportazione del prodotto tessile grezzo anche in America, ove il commerciante Levi Strauss intuì le sue potenzialità commerciali e brevettò il pantalone in quanto tale a 5 tasche con rivettature in rame, nel 1873 su creazione del sarto Jacob Davis. Si aggiunsero poi altri storici marchi americani che tutti conosciamo ed il termine “Jeans” definisce ormai sia il pantalone di tipica fattura (in qualsiasi tessuto o colore) che la tipica tela blu (oggi sostanzialmente in denim di puro cotone).

Oggi il pantalone, la gonna, il giubbotto o la camicia nella tela in questione rappresentano non una divisa, come si pensò ai tempi delle grandi contestazioni degli anni 60′ e 70′, ma un semplice manifesto mondiale della praticità, dell’economia e del semplice vivere in libertà : peraltro, tre qualità che ben caratterizzano i Liguri.

Come Liguri dobbiamo essere fieri di aver contribuito alla creazione di tanto clichè; riconoscenti alla storia che ne ha relegato per sempre il merito parziale al nome della nostra città di Genova; consapevoli dell’importanza della nostra regione in tanti aspetti degli eventi internazionali, seppur spesso per naturali aspetti geostrategici. Ciò alla faccia dei soliti riduttivi “maniman” locali.

G.R.

Foto nostre

Mare d’inverno….

" il mare d'inverno..è solo un film in bianco e nero visto alla Tv.... "Qualche nuova dal cielo che si butta giù... sabbia bagnata..una lettera che il vento sta portando via...stanche parabole di vecchi gabbiani e io che rimango qui sola a cercare un caffè.... Solo alcuni frasi tratte dalla memorabile canzone  cantata da Loredana [...]
Parliamo d'arte

SONATA PER I 4 ELEMENTI

Molti Maestri spirituali hanno detto o insegnato: “impara dal tuo vissuto, non voltarti indietro e vivi l’oggi/presente”.

La mia testardaggine ha voluto che mi voltassi  e recuperassi un mio dipinto degli anni novanta. In quel periodo avevo l’atelier a Genova e più precisamente nel centro storico. Era un’ ampia stanza, ubicata al quarto piano con due finestre, alte e grandi, che davano su una piazzetta, incastonata tra vecchi palazzi storici. Per chi non conoscesse il centro storico di Genova faccio una piccola e sintetica descrizione. I “caruggi” hanno colori, profumi e musicalità del tutto unici,colori che variano a seconda delle luci del giorno e della notte. Dopo un acquazzone il tutto si deforma

Curiosando per il mondo

Quartiere di San Fruttuoso Genova – leggende e storia

Raccontarvi questa bella leggenda è per me un grosso piacere, essendo nata, cresciuta e fino a due anni fa anche residente nel quartiere di San Fruttuoso a Genova

Vi dirò che mi sembra di ritornare bambina, quando ascoltavo affascinata mia nonna , che mi raccontava quanto fosse diverso il paesaggio un tempo. Noi abitavamo in via G.B. D’Albertis, il viale alberato, che da piazza Martinez porta in via Donaver.

Gli alberi ci sono sempre, ma quando ero piccola, avevano dimensioni diverse…maestosi.!!