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Cròniche epafàniche di Francesco Guccini

“Sono nato a Modena il 14 giugno 1940, dopo pochi mesi mi sono trasferito (o meglio mi hanno portato) a Pàvana (Pistoia) nella casa dei nonni paterni dove ho trascorso i primi anni di vita: là si svolgono le Cròniche. Ho fatto diverse cose, tra queste ho scritto e cantato delle canzoni.” (Francesco Guccini)

Il romanzo narra dell’infanzia di Francesco Guccini vissuta con la nonna in un paesino dell’appennino tosco-emiliano. Il libro è scritto in un misto di dialetto Pavanese e il Romanzo se non proprio autobiografico, è certo di forte ispirazione autobiografica.
Le Cròniche riescono a restituire, nel fluire degli aneddoti e delle storie, nella lingua intessuta di termini dialettali e di colore, tutto il sapore di una mitologia di luoghi e affetti personale e familiare, senza retorica ma con toni che sanno alternare la commozione all’ironia, la rievocazione di episodi storici e la fantasia. I racconti descrivono il periodo della seconda guerra mondiale in cui il piccolo Francesco deve trasferirsi da Modena a Pavana in un contesto in cui il mondo finisce in fondo alla strada e dove il fiume diventa il mare. A Pavana arriveranno nazisti ed americani e Guccini ricompone i ricordi del periodo ambientandoli nella famiglia e nel paese. Importante è la descrizione della casa dei nonni; un vecchio mulino con le camere al piano superiore ed una grande cucina al pianterreno, fino ad arrivare al luogo “magico”: la libreria Di questo posto si sentirà l’influenza anche nell’LP “Radici” . Pavana era anche posto di migranti e questo influenzò il suo racconto di Amerigo , emigrato in America, e le successive produzioni discografiche.

Pm

Liguria Dinamic

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