Musica Oltre Confine trasmigra nel lontano 1981, anno che segna l’esordio discografico di un eccelso artista David Lindley con il LP “El Rayo-X”.
David Lindley nasce a San Marino, CA il 21 marzo 1944. Il padre era un appassionato di musica con gusti eclettici e Lindley passava ore a far girare i suoi dischi a 78 giri di chitarristi spagnoli, suonatori di sitar indiani e suoni folk coreani.
All’età di tre anni iniziò a suonare il violino e spesso apriva il pianoforte di famiglia e cercava di far suonare le corde all’interno. Nell’adolescenza, aggiunse l’ukulele baritono e il banjo al suo repertorio.
Ha vinto cinque volte il Topanga Banjo-Fiddle Contest.
Fece parte di molte band: Dry City Scat Band che fondeva il bluegrass, ma la più famosa furono i Kaleidoscope, con il suo amico Chris Darrow ..era il 1966. Il suono insolito del gruppo era rock psichedelico ,che incorporava diverse influenze folk e world music. La sapevano lunga… infatti pubblicarono 4 stupendi album.
Dopo alcuni anni in Inghilterra, dove suonò nella band di Terry Reid (e fu ospite nel suo classico album del 1973 River), Lindley tornò in California e si unì alla band di Jackson Browne, giusto in tempo per apparire nel suo secondo album, For Everyman del 1973.
Il lavoro di Lindley con la chitarra slide e il violino sarebbe diventato uno dei capisaldi del sound di Browne, e prestò il suo talento ad altri artisti della sua cerchia, tra cui Linda Ronstadt, Warren Zevon, James Taylor e David Crosby & Graham Nash, lavorando con loro sul palco e in studio. Stiamo parlando anzi sto scrivendo di questo genio della musica!
Nel 1976, i Kaleidoscope registrarono un album di reunion, When Scopes Collide, e Lindley si unì al gruppo in studio, anche se scelse di non mettere il suo nome nei crediti,alias De Paris Letante.
Nel 1978, il vecchio amico di Lindley, Ry Cooder, lo invitò a partecipare al suo album Jazz, e divenne una presenza frequente negli album e nelle colonne sonore di Cooder negli anni a venire.
Meriterebbe più spazio la biografia del nostro paladino ,ma ora passiamo all’album “El Rayo-X”: una fusione meravigliosa di suoni reggae, folk, blues, rock e cajun ,con un sacco di lavoro di chitarra stellare con un astuto senso dell’umorismo. Una curiosità di Lindley ….iniziò a presentare al pubblico la sua vasta collezione di vistose camicie in poliestere, che spesso stridevano deliberatamente con i pantaloni e divennero il suo marchio di fabbrica visivo.
Eccovi una breve presentazione degli stili musicali che potrete scoprire e perchè no godere in questo immenso album.
I ritmi reggae sono di “She Took Off My Romeos”, un brano straordinario per chitarra anni ’80 “Bye, Bye Love”, “Mercury Blues”, con un assolo strepitoso dai toni vigorosi e dall’incedere velocissimo. Il tutto è accompagnato da un mix ritmico superbo ed allo stesso tempo raffinato, il pianoforte studiato alla perfezione e concepito su misura per ogni brano.
“Quarter Of A Man” è una danza impreziosita da sfumatura di straordinaria bellezza ,basata sulla linea del basso. “Ain’t No Way” la definirei una perla preziosa ,con vigorosi accordi di organo. “Twist and Shout”ha uno standard rock and roll ,suonato in stile caraibico ,con un tocco cajun. “Your Old Lady” inizia come rock blues, ma si trasforma in un suono classico di British-pop. “Don’t Look Back”con il cantato di Jackson Browne e Lindley agisce in questo spettacolare calderone di ritmi, con alcune bellissime parti di archi e quel ritmo isolano. Mamma mia che musica!!!
E non finisce qua! In “Petit Fleur” si respira aria di “The Band”, quanta melodia, qui Lindley è al settimo cielo con il violino, un tocco prezioso di dulcimer… da brividi!!!
“Tu-Ber-Cu- Lucas and The Sinus Blues” ricorda “Summertime Blues”, ma ha un suono completamente diverso sotto ogni aspetto, perché ha un ritmo diverso e un’influenza latina. Ultimo brano del lato B è “Pay The Man” – tutti “devono pagare l’uomo…”. L’organo ha corpo e la mia visione personale è come una parodia ad una ballata rock/lamento ,con un aspetto gospel con una spruzzata politica. Mi sono fatto prendere la mano da questo capolavoro.
L’album è prodotto da Linda Ronstadt e Jackson Browne… cosa volete di più!!!
Non posso dimenticare i valenti artisti che danno luce, caso ne avesse bisogno, a questo capolavoro:
David Lindley: voce, chitarra, violino e dulcimer
Jackson Browne: voce
Jorge Calderon: voce
Garth Hudson: tromba
Curt Bouterse: dulcimer
Bob Glaub: basso
Reggie McBride: basso
William “Smitty” Smith: organo
Billy Payne: organo
Ian Wallace: batteria
Ras Baboo: percussioni e voce
R.I.P. caro David Lindley (3 marzo 2023) la tua musica e la tua essenza sono nei tuoi album… grazie per la buona musica!
Lupo Solitario… vi consiglia l’ascolto e l’acquisto di questo album… fatelo vostro!!!