Il grande cinema è il protagonista della pubblicazione settimanale …BLADE RUNNER
Il film del 1982 , regia di Ridley Scott, è un capolavoro assoluto, in cui si fondono la fantascienza e il genere poliziesco, prendendo spunto dal racconto “Do androids dream of electric sheep?” di Philip K.Dick,
Ma ricordiamo la trama..
“Nella Los Angeles del futuro, Deckard (Harrison Ford) è un poliziotto dell’unità Blade Runner, specializzato nell’eliminazione dei replicanti insubordinati , destinati ai lavori nelle colonie spaziali. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro , ma gli affidano un ultimo compito. Quattro modelli nexus-6, Roy Batty, Leon, Zora e Pris,sono fuggiti e hanno raggiunto la Terra, per tentare di infiltrarsi nelle industrie, che li fabbricano, nel tentativo di “rimanere in vita”. I replicanti sono identici agli esseri umani, tranne che per la durata limitata della loro esistenza e per l’apparente incapacità di provare sentimenti. Deckard riesce a riconoscerli grazie al test Voight-Kampff,, che valuta le reazioni emotive di fronte a domande provocatorie, e il loro creatore, il capo della Tyrell corporation, lo mette alla prova con una replicante speciale, che non sa di esserlo, Rachel.Rachel,sconvolta dalla verità, cercherà Deckard, che decide di proteggerla e non “ritirarla”, perché sogna di vivere con lei, terminata la missione”
Nella versione 1982 del film c’è la voce fuori campo di Deckard, particolarità che fa condividere allo spettatore i pensieri, le azioni, le intenzioni del protagonista e li coinvolge maggiormente nella vicenda.
Gli scenari ovattati di questa Los Angeles , in cui piove sempre, contribuiscono a perfezionare la vicenda, in cui comunque la linea tra bene e male, giusto e sbagliato è molto sottile….