Il titolo è sicuramente già intrigante, ma addentriamoci nella nuova opera di Alessandro Sala, che ci riporta comunque nel cuore della Superba.. Genova…
titolo: Il Grande Faro (da un sogno della mia infanzia)
Tecnica: olio e sabbia su tela
Formato: 40x40cm
Introduzione dell’artista:
Era fine gennaio del corrente anno e seduto comodamente sulla mia poltrona ,intento nell’osservare il gioco magico del fuoco (non sono un piromane) ,che si sviluppa nella stufa a legna, il mio pensiero ripercorre un’immagine della mia infanzia “Il Grande Faro”. Per chi non fosse di Genova è la Lanterna, simbolo della città ,così denominata negli anni addietro. Sono nato e cresciuto sulle alture di Genova e le finestre delle case ,ove ho abitato, sono sempre state affacciate sul centro storico e il porto. Tutto questo ha contribuito alla realizzazione delle mie opere raffiguranti la città, che ne hanno una veduta aerea, dall’alto verso il basso. Ho anticipato i tempi, perché non esistevano ancora i “droni”!!!
Quindi la Lanterna con il suo fascio di luce nella notte oltre ad indicare il porto e la rotta, per me era un punto di riferimento costante anche di giorno. Quando si è bambini la fantasia corre su binari incredibili ,senza fermate obbligatorie o sussidiarie. Io ho immaginato una grande cupola che si erge sulla città, come se fosse un grande candeliere, con sopra una candela rossa. La sua luce riscalda tutta la città antica, quel dedalo di case, poggioli, terrazze, torri, chiese e sempre i panni danzatori del vento ,insieme alla bandiera di San Giorgio. Una notte stellata è con la Luna quasi piena, quelle notti che solo il vento di tramontana regala a Genova e il suo mare inizia la danza delle onde. Un tocco orientale me lo sono concesso sulla chiesa, alla vostra sinistra, la mezza luna. Un tuffo nel passato, nell’infanzia che ho voluto bloccare sulla tela: un dono per l’imminente Natale a tutti voi. La canzone che accompagna il dipinto “Il Grande Faro” è un classico del pop-rock Mike Oldfield ft. Maggie Reilly “Moonlight Shadow”. Con preghiera di lettura e condivisione. Grazie. (A.S.)