Chi di voi non conosce i biscotti di pan di zenzero ? Sono il simbolo del Natale in molti paesi del Nord Europa e la forma tradizionale è quella di piccoli omini con decorazione alla glassa. Sono serviti con il tè, ma spesso sono appesi agli alberi , come decorazioni.
Voglio condividere con voi gli ingredienti per la realizzazione di questi dolcetti natalizi…
Ingredienti per 35/40 biscotti
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300 g di farina 00
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130 g di burro freddo di frigo
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80 g di zucchero a velo
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80 g di melassa (o miele scuro)
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1 tuorlo
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2 g di bicarbonato (2 cucchiaini rasi da caffè)
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2 g di zenzero in polvere
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2 g di cannella in polvere
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1 e 1/2 g di chiodi di garofano in polvere
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1 g di noce moscata in polvere
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1 pizzico di sale
Per la ghiaccia reale:
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1 albume
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150 g di zucchero a velo
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qualche goccia di succo di limone
Gingerbread cookies è il nome della ricetta anglosassone.
Oggi però voglio raccontarvi la storia, legata a questi dolcetti, storia che sinceramente non conoscevo…
Eccola….
“C’erano una volta una vecchietta e un vecchietto, che vivevano da soli in una casetta di campagna. Un giorno la vecchietta decise di fare un omino di pan di zenzero. Fece l’impasto, lo stese e ritagliò la forma dell’omino. Poi lo decorò: gli fece gli occhi con l’uvetta, il naso con una caramella, i bottoni con delle ciliegie e la bocca con della glassa. La vecchietta mise l’omino a cuocere nel forno.Dopo pochi minuti aprì il forno per toglierlo, ma l’omino salto dalla teglia e iniziò a scappare. La vecchietta e il vecchietto iniziarono a rincorrerlo, gridando . “Fermati, fermati”. Ma l’omino continuò a correre urlando “Nessuno può prendermi, perché io sono l’omino di pan di zenzero”! Mentre scappava, passò davanti ad una fattoria. Un maiale lo vide e iniziò a rincorrerlo , perché voleva mangiarlo.ma l’omino di pan di zenzero correndo urlò. “Nessuno può prendermi, perché io sono l’omino di pan di zenzero!”Durante la corsa incontrò una mucca e subito dopo una gallina.Tutti lo rincorrevano, perché volevano mangiarlo. Ad un certo punto l’omino arrivò sulla riva di un fiume, ma non poteva bagnarsi, perché si sarebbe sciolto. Era disperato, perché la vecchietta, il maiale, la mucca e la gallina lo stavano per raggiungere. Una volpe si avvicino e gli disse che poteva portarlo dall’altra parte del fiume.L’omino allora saltò sulla volpe, che inizio a nuotare . L’acqua però stava per bagnarlo, dato che era sulla schiena e così la volpe suggerì all’omino di saltare sul suo naso, per stare più in alto.L’omino ormai si fidava e saltò, ma la volpe lo lanciò in aria , aprì la bocca e “gmam” lo mangiò in un sol boccone…..”
Il finale non è dei migliori, ma sicuramente la storia ha la sua morale…
A voi lettori lascio il compito di trovarla…
A.L.