Ci sono posti che ti lasciano sempre un segno, come succede a chi va a vedere uno spettacolo teatrale, un’opera o un concerto al CARLO FELICE di Genova.
Solo entrare e guardarti intorno è emozionante….
Il teatro viene inaugurato il 7 aprile 1828, alla presenza dei sovrani del Regno di Sardegna, Carlo Felice e la regina Maria Cristina, con la rappresentazione dell’opera di Vincenzo Bellini “Bianca e Fernando
Durante la seconda guerra mondiale il Carlo Felice è distrutto dai bombardamenti ad eccezione dei i muri perimetrali e del pronao. La ricostruzione inizia nel 1987 e nel 1991 la struttura (recuperata appieno attraverso una quasi totale riedificazione) viene nuovamente inaugurata.
Ma torniamo alla mia ricerca ..Già dai tempi,si parla di un fantasma che si aggirerebbe tra le scene e i camerini… E’ una figura femminile vestita di velluto rosso, scalza, che lascia al suo passaggio un lieve profumo di rosa.
“Si tratterebbe del fantasma di Leila Carbone, figlia di un noto liutaio del ‘500. Bella e appariscente attira l’attenzione di un ricco rampollo genovese che si innamora di lei, ricambiato. La storia però non va a genio alla madre di lui che vuole per il figlio una moglie di diverso lignaggio e per disfarsi della ragazza riesce a farla accusare di stregoneria. Leila , interrogata più volte e imprigionata perde la vita per gli stenti e le sofferenze, prima ancora della condanna.”
Vi ho riportato fedelmente la storia trovata….che vuole questo fantasma all’interno del Carlo Felice ancora oggi, come entità malinconica e dispettosa.
Ci sono altre voci che collocano altri spiriti sulle scene del teatro, a causa della distruzione del convento dei Domenicani, su cui è stato costruito l’edificio.
Si narra che La cantante Teresa Stoltz, amante di Giuseppe Verdi, per neutralizzare un fantasma , abbia fatto mettere in uno scantinato del teatro una mummia egizia., senza ottenere però la protezione richiesta.: la rappresentazione de La Forza del Destino “ si è conclusa con la svenimento dell’artista….
Non mi chiedete cosa servisse la povera mummia… poi chissà che fine ha fatto, forse bastava il classico portafortuna….
Spero presto di ritornare a vedere qualche rappresentazione al Carlo Felice.. dopo quest’anno funesto occorre il ritorno alla normalità ,per apprezzare l’arte in tutte le sue forme…
Quando succederà, se mi dovessi imbattere in Leila, che gira tra la sala costumi e i camerini,le porgerò un fiore, perché sembra apprezzi la gentilezza!
Leila è Dinamic
A.L.