Lunedì di ordinaria follia
Ve lo ricordate il film “ Un giorno di ordinaria follia”, film Warner Bross del 1993, che vedeva come protagonista Michael Douglas?
Nell’estate torrida di Los Angeles, Bill rimane bloccato nel traffico , apre la portiera e inizia a dare vita a un personaggio parallelo per le vie della città, mentre un poliziotto comincia a dargli la caccia.
Ebbene, ieri ho pensato che si verificasse la stessa cosa. In tanti anni di di vita genovese, non avevo mai affrontato un’avventura del genere….
Per uscire dalla città e raggiungere la meta ho impiegato esattamente 4 ore e mezza..un tragitto che normalmente si fa in una mezz’ora.
E’ bastato un incidente sull’autostrada A10 ,per paralizzare l’intera città.
Stiamo parlando di un orario che normalmente ha un traffico limitato, nel primo pomeriggio si transita in maniera accettabile, nonostante i numerosi cantieri aperti nella city.
Baldanzosa quindi ,ho deciso di scendere in mattinata a Genova, con l’idea di rientrare presto,sbrigate le commissioni.
Ma non avevo fatto i conti con la viabilità … Al’uscita della sopraelevata, ci siamo presto resi conto della situazione tragica…. Il dilemma è stato o immetterci nello stradone che conduce all’entrata in autostrada a Sestri oppure proseguire , passando di “sotto”. Scelta obbligata… non si muoveva nulla e cosi ci siamo avventurati in via Cantore e da li è iniziata la CODA..
Ovviamente dopo giornate di tempo instabile , ieri il caldo di metà giugno si è fatto sentire tutto….
Chi è dotato di super climatizzatori, ha sopportato la temperatura, chi , come me, ha dei condizionatori un po’ fasulli ,ha dovuto decidere se morire di caldo oppure far muovere la macchina..ebbene in certe utilitarie è lo scotto da pagare per avere un po’ di fresco…la macchina è praticamente ferma..ha la ripresa di un bradipo!E così tra una botta di caldo e un minimo di refrigerio, siamo arrivati in prossimità della Fiumara, tutti vicini , vicini, compresi Tir, deviati di sotto, considerato che l’unica entrata in autostrada possibile era quella di Prà…
Qui la sopportazione dell’essere umano era già stata messa a dura prova e i primi segni di follia si sono manifestati…..Improvvisamente alcune auto hanno pensato di essere moto e superata la coda f, hanno provato ad inserirsi, cercando di guadagnare posizioni in una fiumana di macchine ferme…ma completamente ferme…
Li è scattata la furia… i motociclisti non riuscivano più a passare, quelli provenienti dal senso opposto di marcia, che non avevano il nostro problema,trovavano gli “imbucati” nelle loro corsie, i superati, esasperati dal caldo e dalla coda, non erano disposti a farsi prendere per il naso, dai cosiddetti “furboni”….
In quel momento ho avuto il flash del film….e sono sincera mi sono immedesimata…..
Poi, nonostante quanto viene detto di noi italiani, si è creata una sorta di complicità tra gli automobilisti coinvolti in questa situazione e si è proseguita la coda fino a Prà, in reciproco rispetto e senza grossi intoppi.
Chi rientrava dal Ponente, sull’Aurelia, comunque non so a che ora sia riuscito ad arrivare a destinazione , perché la situazione era anche lì complicata, sempre per via dell’autostrada e per i numerevoli semafori presenti, causa manutenzioni stradali.
Domanda…..Stiamo cercando di ripartire ,dopo il blocco causa Covid, ma qualcuno deve spiegare come diavolo possiamo farlo se, parlando solo di Genova e provincia, abbiamo delle strade impercorribili.. Ieri possiamo dare la colpa all’incidente, ma la A10 in che situazione è da mesi?.
Non è cambiato nulla , soliti restringimenti e cambiamenti di corsie….cosa avverrà in piena stagione?Se qualcuno vuole prenderla calma e godersi panorama , passando sul litorale, rischia di farsi altre code, per semafori, che disseminano i vari tratti.
Genova è un cantiere….vogliamo i turisti, ma direi che dobbiamo mettere mano alla nostra circolazione…..
Bene ..dopo piccolo racconto , per un po’ niente spostamenti in macchina, solo sane passeggiate, utili alla linea e alla salute mentale…..
Camminare è Dinamic!!! A-L