Parliamo spesso di tradizioni e questa settimana non posso che segnalare la Fiera più attesa dai genovesi, quella di Sant’Agata…Domenica 2 febbraio il quartiere di San Fruttuoso si mobiliterà per lasciare spazio alle bancarelle… Lo scorso anno ci sono state qualcosa come 25mila presenze.
E’ sempre stata la mia passione fin da bambina, periodo in cui questa manifestazione durava addirittura tre giorni… Arrivavano artigiani da svariate parti d’Italia, oltre a tutti i partecipanti dei mercati rionali di Genova e dintorni.
Ho ricordi ancora nitidi dei banchi, che proponevano oggetti in ferro battuto e oggetti di legno, ma in P.zza Martinez era di casa il venditore di animali e da li provenivano i criceti, che per anni sono stati i compagni dei bambini del quartiere (me compresa), a cui un animale domestico più grande non era permesso, tipo cane o gatto.
Arrivava la fiera e forse riuscivi… di sicuro le frittelle o lo zucchero erano un classico…
Ma la fiera ha una tradizione molto antica, legata agli agricoltori e allevatori, che scendevano per concludere affari e acquistare le sementi . Una zona ancora oggi è interamente dedicata alle piante, alle sementi e gli alberi da frutto.
Ridimensionata ad un’unica giornata, ha mantenuto comunque la sua connotazione di evento tradizionale, a cui i genovesi partecipano, incuranti a volte del freddo…
Eh si… molto spesso, coincidendo con i giorni della Merla, le temperature sono basse,ma il giretto si fa ugualmente… un riconoscimento dovuto agli artigiani, che ancora arrivano a proporre i loro prodotti… Spaziamo dalla gastronomia, all’abbigliamento, all’utensileria, al legno, e spettacolo… non mancano i “giocolieri” dei servizi di piatti , che con slogan accattivanti, fanno numeri degni di artisti da circo… piatti magici!!!
Direi quindi S.AGATA arriviamo… domenica tutti in zona San Fruttuoso… l’acquisto non deve mancare!!!
A.L.