Una sera, mentre facevo la solita ricerca di qualcosa da vedere in tv, mi sono fermata a curiosare su TeleGenova.. Stavano intervistando un’artista, che avevo già visto.. Non potevo sbagliarmi ed infatti avevo già ammirato le sue creazioni, esposte nella mostra intitolata “Due Mondi”, fatta lo scorso anno a Sassello: Alessandro Sala.
Cosa mi ha colpito delle sue opere? Mi trasmettono un senso di libertà infinita, le forme che “fluttuano” su sfondi coloratissimi, un mondo a sè in cui la fantasia può correre indomata!
Particolarità le camicie, che mi ricordano l’uomo invisibile, che esplora universi paralleli.. Ti viene voglia di inserirti in questi luoghi, in cui tutto è sospeso! In realtà, alla base delle sue rappresentazioni, c’è una spiritualità ben diversa!
Parliamo del suo progetto artistico KOSHA, di cui vedrete alcuni pezzi in galleria. Alessandro realizza delle sculture in PET, un riutilizzo del polietilene tereftalato, materiale altamente inquinante, che recupera e trasforma in sculture con forme uniche le sue camicie, ovvero il guscio dell’anima, dell’io più profondo.
Un materiale di scarto che ha una nuova vita, diventando arte.. Idea geniale!
E’ doveroso segnalare da cosa nasce il nome di questo progetto.
Secondo la filosofia Vedānta (a cui si ispira), l’essenza spirituale dell’uomo è rivestita da cinque involucri o guaine, chiamati Kosha. Essi sono i corpi di cui è composto “l’io fenomenico”, che separano la coscienza (il proprio Ātman, il proprio Sé) dal Brahman indifferenziato. I cinque Kosha sono presenti in tutti i piani partendo da quello più materiale per arrivare a quello più spirituale..
Notizia autobiografica (da sito web):
Nato a Genova nel 1958, dove attualmente vive e lavora, inizia il suo rapporto con l’arte sin da piccolo con la tempera e l’acquerello. Consegue prima il diploma da geometra e poi quello in grafica pubblicitaria. L’approccio con il mondo del lavoro lo vede impegnato nella progettazione grafica e stampa con aziende leader del settore.
Non dimentica mai la sua passione per la pittura, toccando tutte le tecniche pittoriche per dedicarsi definitivamente all’olio, con escursioni nell’acquerello.
Un incontro fondamentale col Maestro Carlo Azzaretti, con il quale consolida una grande amicizia. Parallelamente all’attività primaria si dedica alla musica, ottenendo egregi risultati al flauto traverso nelle collaborazioni con il compositore Fulvio Pereda.
La notte è la sua dimensione per lavorare.
Nel 1997 decide di esporre i suoi lavori e di dedicarsi definitivamente alla pittura.
Ringrazio Alessandro per le foto inviate, sia dei dipinti che delle sculture, Liguria Dinamic è onorata di ospitare nel blog un’artista ligure di questa portata.
Attendiamo prestissimo notizie di una mostra , per ammirare nuovamente i suoi lavori..
Lettori.. Immergevi nelle foto qui di seguito!
A.L.
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