Fino ad ora vi abbiamo raccontato tutte le meraviglie e il progresso positivo della radio.Oggi vi parlerò delle “Volksempfänger ” le radio al servizio della propaganda nazista.
La Germania e l’Italia furono le prime dittature ad utilizzare la tecnologia a supporto della propaganda politica, ma , mentre in Italia il possesso di un apparato “rurale” era limitato alle classi più abbienti e a qualche gerarca, in Germania si puntò sulla produzione di un prodotto a bassissimo costo, a progetto standardizzato per avere una diffusione capillare sul territorio: questa soluzione si dimostrò vincente.
18 agosto 1933, fu esibito il modello VE301 presso l’Esposizione Internazionale della Radio di Berlino, disegnato dall’architetto industriale Walter Maria Kersting. Lo chassis inconfondibile in bachelite con tre manopole, lo stile in linea con la politica, e al centro l’effige della testa di un’aquila che emette onde radio.
Tutte le maggiori industrie (Siemens, Mende, ecc ) furono chiamate a partecipare a questo progetto (più che chiamate direi “obbligate” visto il prezzo irrisorio di vendita: 76 RM, ridotti a 65 per la versione a batteria era di poco superiore al costo di produzione)
La radio era dotata di tre valvole, di cui una rettificatrice, ed il circuito era caratterizzato da un alto grado di semplificazione ed integrazione dei componenti ; tutto ciò decreto il successo di questo ricevitore di cui vennero venduti 2,6 milioni di esemplari.
All’epoca venne affermato che i “Volksempfängern” fossero stati progettati per impedire la ricezione di stazioni estere. in realtà queste radio erano sensibili e si comportavano ne più ne meno come i ricevitori di classe più elevata ricevendo molte stazioni estere(Radio Mosca e Radio Londra in testa.)
Questo non sfuggi all’ufficio propaganda che temendo di aver creato un “canale” di ingresso per ideologie aliene al nazismo a partire dal 1939 proibì l’ascolto delle emittenti straniere indicando tale azione come un crimine punibile con la detenzione.
Ciononostante, questo tipo di ascolto clandestino si diffuse in molti dei territori occupati dai nazisti, e nella stessa Germania. I nazisti tentarono anche il disturbo radio di alcune stazioni nemiche, ma con scarso successo; mai come in questo caso il messaggio di questa rubrica è stato più attinente: le “onde di libertà” non furono fermate riportando la radio alla sua funzione originaria quella di preservare la vita e le idee delle persone.
Quanto fosse potente la voce della radio come mezzo di propaganda, venne testimoniato da un importante personaggio molto vicino al regime nazista ; l’architetto e ministro per gli armamenti e la produzione di guerra di Hitler, Albert Speer il 31 agosto 1946 al Processo di Norimberga dichiarò :
«La dittatura di Hitler ha differito in un punto fondamentale da tutti i suoi predecessori nella storia. È stata la prima dittatura che ha fatto un pieno uso dei mezzi tecnici per la dominazione del proprio popolo. Attraverso i mezzi della tecnica, come ad esempio la radio e gli altoparlanti, 80 milioni di persone sono state private del pensiero indipendente. È stato così possibile sottoporli alla volontà di un solo uomo.»
M.L.