Sulle ali di Garuda, Musica Oltre Confine, percorre le rotte sonore dell’universo per atterrare ad Edimburgo (Scozia) nell’anno 1969 e presentare una band, ai più sconosciuta ma seminale, i WRITING ON THE WALL ,con il loro primo album in studio.
Il titolo del CD è: “POWER OF THE PICTS” ed il suono racchiuso è prog/psych-rock dominato dall’organo. La formazione è composta da Linnie Patterson (voce), Willy Finlayson (chitarra), Jake Scott (basso), Billy T. Scott (tastiere), Jimmy Hush (batteria) e Alby Greenhalg (strumenti a fiato). Come molte band di quel periodo la fama/notorietà si ottiene facendo parecchi concerti le così dette date nei luoghi più svariati. I WOTW approdano a Londra e riescono ad assicurarsi una residenza al famoso Marquee Club. I loro spettacoli dal vivo sono selvaggiamente emozionanti e coinvolgenti. pubblico. Vengono ricompensati per le loro eccezionali esibizioni dal vivo con un contratto discografico dalla neonata Orc Records. Il difficile compito dei nostri sei beniamini è tradurre la loro brillantezza dal vivo su nastro!!!.
Nasce quindi “POWER OF THE PICTS” pregno di miscela inebriante di blues, chitarra e organo groove-psych-rock .. la band catturata in tutta la sua bellezza fiammeggiante e travolgente . Considerando il periodo storico musicale ed i mezzi di registrazione e post produzione… sono stati, almeno per il sottoscritto ,all’altezza!!! Le loro sonorità assomigliano a Hawkwind, May Blitz, Cream e Steppenwolf, ma il suono fuzz-out è unico ,tutto loro e sono ottimamente rappresentate in 11 tracce.Sono coraggiosi e strafatti con l’organo di Billy T. Scott e la voce di Linnie Patterson ,come forze dominanti. “It Came On A Sunday” è la prima traccia, che espone immediatamente la loro forza sonora, toni di chitarra blues e organo fuzz-out, voci profonde e gutturali.
I brani sono relativamente brevi, anche se definire il loro formato commerciale sarebbe molto fuorviante, alcune sono abbastanza semplici “Sunday” o “Ladybird”, altre sono più elaborate come: “Mrs Cooper’s Pie”, “Shadow Of Man” e “Hills Of Dreams”. In alcuni dei loro momenti più prog ci sono sfumature dei Deep Purple di “MKI”. Il principale punto di forza di questo album, ovviamente per gli appassionati di prog, è il lungo pezzo “Aries”, che vola a est, nord, ovest, sud e centro, ma rimane concentrato per tutto il tempo. Altri eccellenti pezzi di spicco sono”Shadow of Man” e “Virginia Waters”, leggermente più lunghi.
Quando”Lucifer’s Corpse” ultimo pezzo del CD, inizia a svanire, l’ascoltatore si trova in un viaggio seriamente psichedelico, attraverso il rock di fine anni Sessanta di questi geniali WOTW.
Purtroppo questo sarebbe stato il momento di gloria della band,ma le scarse vendite dell’album e il furto di quasi tutta la loro attrezzatura, hanno contribuito al loro scioglimento finale. Ha lasciato dietro di sé un album eccellente e ci si chiede cosa altro sarebbero stati capaci ,se ne avessero avuto la possibilità. Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta ci sono stati dei talentuosi gruppi psych/prog ,che non sono riusciti a sfondare nonostante alcuni LP innovativi e, sfortunatamente, i WOTW riempiono quella sfortunata schiera di gruppi. Buon ascolto… con raccomandazione di alzare il volume. Dimenticavo un particolare non da poco.. La copertina ed il titolo del CD sono un chiaro riferimento ad una tribù pre-celtica i PICTS/PITTI… un amaro ricordo per gli inglesi! Grazie Lupo Solitario.