Musica Oltre Confine per la prima volta propone un doppio LP del 1974 della leggendaria THE MARSHALL TUCKER BAND.
Ci addentriamo nel genere southern-rock/country-rock/boggie-rock. Moltissimi appassionati del sound “MTB” considerano “Searchin’ For A Rainbow” il loro capolavoro da 5 stelle, ma per il sottoscritto “Where We Are Belong” è la quintessenza in assoluto.
Per coloro che non conoscessero la band, questo doppio Lp è linfa per le orecchie ed il cuore… consigliatissimo!!
“Where We All Belong” viene prodotto dalla Capricorn Records nel novembre del 1974. Fondatori della band ,i fratelli Toy Caldwell (1947-1993, chitarra e voce) e Tommy Caldwell (1949-1980, basso e cori) di Spartanburg (South Carolina) nei primissimi anni ’70 sono capaci di imporsi come una tra le principali band di Southern Rock. Il primo omonimo album di debutto del 1973 contiene l’hit sudista “Can’t You See Me” ovviamente prodotto da Paul Hornsby per la casa discografica Capricorn.
L’anno seguente producono due album ,l’interessante “A New Life” e il doppio vinile, che oggi vi presento, suddiviso in una parte in studio ed una live. In quel periodo le band di southern-rock rendono il loro suono più duro/ruvido,mentre la MTB si orienta verso un rock più “dolce”, che sa comunque essere graffiante ed unico. I fratelli Caldwell hanno creato una perfetta miscela di country, blues, jazz e western swing molto convincente e per costruire un suono di questo tipo gli strumentisti devono avere dote e capacità ,che non sono mai mancate alla MTB!
Nel primo lato, pregno di ballate country, “This Ol’ Cowboy”è il primo brano che apre le danze,dove c’è il violino di Andy Stein che la fa da padrone, segue la stupenda “Low Down Ways” con duetti tra chitarra e pedal steel che ci conducono in un immaginario mondo fatto di cowboy… molte copertine dei loro album ritraggono classiche scene western!!!
“In My Own Way” in chiusura, per il sottoscritto 5 stelle,è una canzone strascicata, che prende il volo.. la bellissima armonica (Bill Sanders), mai invadente, potrebbe essere una scena classica dei movie western e il flauto (Eubanks) ci porta alle sonorità del border… meraviglia!
Il secondo lato si apre “How Can I Slow Down” dal suono funky,a cui segue con i suoi 4,32 minuti “Where A Country Boy Belong”, come spesso scrivo ,qui arriva il vento del Sud, le bellissime slide sono nelle mani di Elvin Bishop e Johnny Vernazza (geniali) il tutto farcito dal piano di Hornsby. Ci potrebbe essere un netto richiamo, inevitabile, al suono Allman Brothers Band (leggendaria band) ma secondo me ha una sua intensa personalità, resa dalla voce di Doug Gray e dalla chitarra di Caldwell Jr. “Now She’s Gone” ha richiami stonesiani, brano che dal vivo saprà far divertire musicisti e pubblico. “Try One More Time”è il brano in chiusura ,ove troviamo la bellezza del suono della MTB, il sax di Jerry Eubanks e la batteria soffusa di Paul Riddle creano la giusta atmosfera.
Passiamo al secondo disco, quello live, se e dico se la parte in studio è da 5 stelle, la seconda è da 5 plus!!!Appena posizioniamo sul piatto il lato C un boogie blues ci fa saltare dalla poltrona: è “Ramblin’”… grandi cavalcate chitarristiche ci mostrano anzi ci fanno udire la forza live della band. Toy Caldwell annuncia l’arrivo del grande Charlie Daniels al violino, un maestro dello strumento, e “24 Hours At A Time” scalda i nostri cuori per 14 minuti, una jam strepitosa di gran classe ed intensità. Una delizia!!!
La Gibson Les Paul di Caldwell, suonata senza plettro e che ricorda tantissimo il Dickey Betts (ABB), apre l’ultimo lato con “Every Day I Have The Blues” un vero “bluesaccio”.
“Take The Highway” chiude questo strepitoso doppio LP con i saluti della “Marshall Tucker Band”.
Pubblicheranno altri tre interessanti album: “Searchin’ For A Rainbow” dell’anno seguente, “Long Hard Ride” del ’76 e “Carolina Dreams” del ’77.. Ma, come scritto ad inizio articolo, “Where We All Belong” è il disco che fa per voi. (Lupo Solitario)