Musica oltre confine

CRESSIDA

Perdersi negli anfratti sonori degli anni ’70 è spesso una costante di Musica Oltre Confine.
Il panorama musicale offriva un’ampia scelta fra i vari generi musicali ,che spesso confluivano fra di loro creando nuove “vie sonore”.Certamente fu un periodo storico unico ,a sé stante. Dal Regno Unito, culla di quel progressive dalle mille aperture e contaminazioni, più precisamente a Londra, si formarono i CRESSIDA, era il 1968 (originariamente come CHARGE) ed oggi presento il loro primo “parto” ,che porta il nome della band. Era il 1970 e un anno dopo uscì il loro ultimo capitolo “Asylum”

Formazione: Angus Cullen / vocals; John Heyworth / guitar, vocals ; Peter Jennings / harpsichord, organ, piano; Kevin McCarthy / bass; Iain Clark / drums. Annoverati/catalogati nel genere Symphonic-Prog, ma secondo il sottoscritto che non ama in particolar modo le classificazioni, nei CRESSIDA troviamo quel sound meraviglioso, che nacque a Canterbury con molta personalità.
Dodici brani compongono questa “chicca” o dodici tracce, visto che il vinile è merce rara ci accontentiamo del CD… grazie AKARMA (casa discografica).
La voce di Agus Cullen è davvero accattivante, una sorta di incrocio tra Hayward dei celebri MOODY BLUES e Hastings degli eccelsi CARAVAN, ed un pizzico di Robert Wyatt. I brani sono brevi e ripetitivi, ma il loro sound riesce a coinvolgerti con l’organo fluttuante e qualche assolo di chitarra. Punto di forza di questo album sono quelli meglio costruiti.

“To Play Your Little Game” si apre con un bel cantato che vagamente ricorda Wyatt, facendosi più appassionata con il susseguirsi dei contrasti ed un assolo di chitarra la conclude. “Winter Is Coming Again” cresce con l’arrivo di voci che creano atmosfere delicate e il ritornello diventa ogni volta più pieno. Belle melodie di chitarra e un organo rilassato. “Time For Bed” è ritmata con chitarra strimpellata e pizzicata, il pianoforte e la voce in evidenza rendono prezioso questo brano. “Cressida” si apre con un organo pulsante, seguito da basso e batteria ,mentre la voce si unisce. Il Mellotron entra con un’atmosfera sognante dopo 2 minuti e mezzo, per poi tornare alla programmazione originale, brano molto ben costruito e fuori dagli schemi… bravi CRESSIDA!!!
“Home And Where I Long To Be” è un altro brano rilassante ,con una voce che a tratti si fa più vivace, meravigliose le melodie di chitarra, che personalmente adoro!
In “Depression” l’organo apre il brano, poi entra la voce ed il suono diventa pieno, dopo circa 2 minuti arriva la chitarra, seguita da un assolo di organo
In “One Of A Group” dominano organo e batteria all’inizio, seguono un delicato assolo di pianoforte ,poi la chitarra si unisce per concludere. “Lights In My Mind” è un gran bel pezzo , la chitarra decisamente è di buon gusto, la batteria brilla più avanti. In “The Only Earthman In Town” la voce apre la strada, stupende melodie di chitarra a seguire gli assoli d’organo. “Spring ’69” ha ottimi testi ,con voci tristi e una chitarra delicata. “Down Down” si presenta con melodie d’organo fluttuanti e una voce sobria che ci prendono per mano, il Mellotron si fa sentire. Eccoci all’ultimo brano “Tomorrow Is A Whole New Day” con l’organo all’inizio, prosegue con voce e batteria, una delicata chitarra solista il tutto plasmato da organo e melodie vocali.
Personalmente la trovo molto commovente.

Cosa posso aggiungere…  i CRESSIDA allieteranno questo meriggio di aprile all’insegna della pioggia e del vento.  Riscopriteli… meritano più di un ascolto!!! (Lupo Solitario)

 

Liguria Dinamic

About Author