Musica oltre confine

Rory Gallagher

Musica Oltre Confine si tinge di rock-blues in questi primi giorni del 2025 e non poteva essere che l’Irlandese RORY GALLAGHER.

Piccola premessa.. è il mio chitarrista preferito in assoluto!
La sua vita artistica e non, è da conoscere assolutamente,perchè ha saputo personalizzare il suono del blues, ha detto “NO” a Rolling Stones, alle case discografiche ,che volevano i famosi 45 giri da hit… e molto altro. Oggi propongo il suo omonimo primo album (1971), rimasterizzato in versione CD con due bonus track negli anni 2000.

Dopo tre album con i TASTE ,se includiamo “Live At The Isle Di Wight”, questo è debutto da solista di Rory Gallagher riprende da dove si era interrotto On The Boards (secondo album).

E’ un album solido, ma significativamente meno rauco, blues rock con dieci brani originali più due bonus ,come già scritto in precedenza.
“Laundromat”, “Hands Up” e “Sinner Boy” aprivano i concerti live del nostro irlandese, ma in questo album troviamo ballate toccanti, profonde che trasudano puro blues da “For the Last Time”, “Just the Smile” e l’acustica “I’m Not Surprised”.

E’ un mix perfettamente ed armoniosamente bilanciato, blues del Delta, con eccelse sensibilità melodiche in canzoni di rara intensità, specialmente per un artista come RORY che era più noto per i suoi assoli infuocati. Vorrei sottolineare in grassetto ed anche con un evidenziatore che Gallagher è stato un modello precoce per Eric Clapton, la cui carriera da solista ha seguito un percorso simile.  Molto interessante è notare che RORY sembra piuttosto contenuto durante il suo debutto, trattenendo il fuoco che abbiamo conosciuto con i TASTE ,prediligendo un tocco più raffinato senza perdere dinamismo, tecnica e grinta.

Il decimo brano finale, nella versione lp, “Can’t Believe It’s You” è jazzistico , presenta persino un sax contralto, uno strumento di Gallagher praticamente abbandonato negli album successivi.  I due brani aggiuntivi, versione cd, sono il lento blues del Delta di Muddy Waters “Gypsy Woman” e il veloce Chicago shuffle di Otis Rush “It Takes Time”, provenienti dalle stesse session.

La chitarra slide tagliente e la voce di “Gypsy Woman” suonano appassionate come qualsiasi altra traccia di questo album d’esordio. Lo shuffle di “It Takes Time” mostra comunque quanto Gallagher sia a suo agio con il blues puro. Un cinque stelle plus… consiglio di alzare il volume durante l’ascolto.

RORY GALLAGHER sei sempre nel mio cuore (2 marzo 1948-14 giugno 1995)… la tua verde Irlanda profuma di blues e rock-blues. (Lupo Solitario)

Liguria Dinamic

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