Ci sono dischi (vinile o cd) ,che non hanno un vestito polveroso, succede anche a certi libri, perché essi hanno lasciato un segno nella nostra vita.
Era il 1992, forse sabato di sicuro novembre,quando passai a far visita al mio amico Gian, titolare del negozio di dischi in Genova… il più fornito. Mi soffermai, prima di entrare, ad osservare la vetrina e fui incuriosito dalla copertina di un cd che mi ricordò “Dèjà Vu”dei favolosi CSN&Y. Come le 4 icone del country-rock americano, c’erano 4 musicisti seduti sul divano ,ma intorno la neve ed una casa bianca con tetto verde dietro: The Jayhawks “Hollywood Town Hall” è stampato sul fronte del cd.
Entrai, salutando il mio caro amico, chiedendo poche informazioni sulla band, le basilari, il mio istinto mi disse di acquistarlo a scatola chiusa.
THE JAYHAWKS sono al loro terzo parto musicale “Hollywood Town Hall” e cambio di casa discografica, cosa che per alcune band è un toccasana.
La band: Mark Olson-voce, chitarra acustica e armonica; Gary Louris-voce, chitarra elettrica e chitarra Fuzz; Marc Perlman-basso e Ken Callahan-batteria.
Questi ragazzi arrivano dalla fertile comunità musicale di Minneapolis (Minnesota) il loro modo di suonare, anche se particolare, trae spunto da Gram Parsons, B. Dylan (Nashville Skyline), Tim Hardin, Neil Young, Flying Burrito Bros. e Tom Petty. La produzione del cd viene affidata a George Drakoulias (colui che ha scoperto i Black Crowes) in più ci sono due musicisti di eccelsa fattura: Nicky Hopkins (R.I.P.) al piano, cito alcune sue collaborazioni Rolling Stones, Quicksilver M.S., Jerry Garcia band, Jefferson Airplane e Bemmont Tench all’Hammond preso in prestito dai Hearthbreakers di Tom Petty.
I dieci brani si incastrano a perfezione in questo delizioso racconto sonoro di alternative-country/rock. Il suono è reso particolare dalla chitarra di G. Louris, una Gibson SG resa molto grintosa dal vecchio Fuzz Face. Ascoltare per estasiarvi!!! Un cenno su alcuni brani, lasciando a voi scoprire che cosa riescono a creare i nostri beniamini!
Apre l’album “Waiting For The Sun” e subito fa capire chi sono questi ragazzi, al piano il maestro Nicky Hopkins, forse uno dei brani con più passaggi nelle radio. Adoro questa prima song 5/6 stelle!
“Crowded In The Wings” ha un tocco folk, che ci prende per mano per condurci a “Cluods”, briosa e decisamente schietta. “Two Angels” rivisitata, fa parte nell’album precedente, con una meravigliosa steel guitar, c’è profumo “loner” del primo N. Young, che ritroviamo nel brano “Take Me With You (When You Go)” molto roots con un assolo da brivido di Louris… 5 stelle direi di si!
“Sister City” è molto orecchiabile con l’uso abbinato a due voci ,che risulta intrigante e di gusto.
“Settled Down Like Rain” ci porta indietro nel tempo, agli anni ’70… irripetibili, qui molto bravi i Jayhawks.
Olson ci accompagna con la sua chitarra acustica a “Wichita” Louris a pieno Fuzz e la sezione ritmica sale di livello ed l’hammond, suonato da Tench aggiudicano un 5 stelle.
“Nevada, California” si colora di spazi infiniti e per concludere giunge “Martin’s Song” easy-listening presa dal precedente album… qui ritroviamo il suono tipico dei nostri 4 paladini.
Un altro regalo da porre sotto l’albero natalizio, ricordandovi che esiste una versione ristampata nel 2021, se non erro, con alcune bonus-track.
Se non conoscete l’alternative-country rock… avvicinatevi ai THE JAYHAWKS… consiglio di Lupo Solitario.