Musica Oltre Confine percorre le strade del Texas, presentando una “rosa del deserto”, Lou Ann Barton con il suo terzo album, secondo il sottoscritto il suo capolavoro (5 stelle), “Read My Lips” 1989, inciso per la casa discografica Antone’s.
Andiamo con ordine e presentiamo Lou Ann che nasce il 17 febbraio 1954 a Fort Worth. Ha suonato in migliaia di concerti dancehall e nightclub in tutto il Texas e negli Stati Uniti. Si è trasferita ad Austin a metà degli anni ’70 e si è unita al talentuoso, mitico ed immenso Stevie Ray Vaughan (R.I.P.) e W.C. Clark, nella band Triple Threat Revue. Dopo che Clark se ne va nel 1978, Vaughan rinomina la band Double Trouble… questa è leggenda!!!
L.A. rimane fino al novembre 1979. Esiste una registrazione non ufficiale di questo periodo all’Austin Festival, in cui canta con Vaughan. Nel 1980 lascia il Texas per un breve periodo per il Rhode Island, dove si era assicurata un posto come cantante con i Roomful of Blues, meravigliosa band, insieme al cantante e sassofonista Greg Piccolo e al chitarrista Ronnie Earle, anche se non registra mai con loro. Vince il suo contratto discografico con la Asylum Records di David Geffen, pubblicando” Old Enough” nel 1982 suo primo album da 4 stelle. Prodotto da Jerry Wexler e Glenn Frey, presenta un gotha di grandi turnisti tra cui i Muscle Shoals Horns, Barry Beckett, Jimmie Vaughan e molti altri. “Old Enough” , accolto calorosamente dalla critica, è stato un fiasco commerciale a causa della mancanza di promozione da parte dell’etichetta. Cose che spesso accadono… ahimè.
Continua ad esibirsi come headliner e con altri artisti, non registra più fino a quando non pubblica “Forbidden Tones” per la casa discografica Spindletop nel 1986. E’ inciso dal vivo in studio ,prodotto da lei stessa, con un cast di star tra cui il batterista Jerry Marotta e i chitarristi Jimmie Vaughan, David Grissom, David Mansfield, Dean Parks e Richie Zito.
Barton lo promuove nel circuito dei blues club in tutto il paese. Purtroppo non ha il successo aspettato. Il suono è più po-rock leggermente ,lontano dal rock blues del primo album.
Nel 1989 esce la sua perla musicale “Read My Lips” per la neonata casa discografica Antone’s di Austin. L’album è composto da 12 cover che spaziano dal rock-blues di netta impronta texana, omaggiando il suono anni 50-60.
Passiamo alle songs!
“It’s Raining” di Irma THOMAS,nella versione della Barton, è resa molto gradevole anche se precedentemente proposta sul primo album. Risulta una versione blues elettrica piuttosto dondolante di “Sugar Coated Love”, di Lazy LESTER, che risulta orecchiabile e ti fa battere i piedi. Mozzafiato, sbalorditiva e con sentimento sono le caratteristiche della lenta “Shake A Hand”, una cover di Faye ADAMS (che risale al 1953) in cui i musicisti si esprimono senza ritegno, mettendo così in orbita un superbo assolo di chitarra… non vorresti che finisse mai!
“Can’t Believe You Want To Leave” è un’altra canzone lenta, eseguita per la prima volta da Little Richard nel 1957 e il cui tono leggero e l’assolo di sassofono le conferiscono carattere. La voce di Lou Ann è superlativa! L’eccellente “You Can Have My Husband”, eseguita per la prima volta da Irma THOMAS nel 1959 e è qui trasformata in Blues colorato elettrico, pieno di vitalità. Meraviglia è dire poco. “Rocket In My Pocket” di Jimmy LLOYD (che risale al 1958) è proposta in una versione Rockabilly/Boogie-Rock orecchiabile e avvincente con assolo di chitarra vivace e gioviale, direi molto particolare… bravissima la nostra L.A. “Mean, Mean, Mean” di Wanda Jackson in versione Boogie/Rockabilly viene ravvivata da un pianoforte esuberante, da una chitarra rockeggiante. Passiamo a “Sexy Ways”, è una cover di Hank Ballard & The Midnighters (1954) in versione swing che ricorda “Ritorno al futuro” 1 e 2.
Doverosi omaggi agli anni ’60….“Good Lover” di Jimmy REED, un blues locale fortemente venato di armonica va diritto al cuore. “You’ll Lose A Good Thing” di Barbara LYNN è un brano lento venato di malinconia e un tocco di romanticismo, cosparso di pianoforte e sassofono, un toccasana per anima e corpo… ti fa star bene!!! Lou Ann Barton reinterpreta “Shake Your Hips” di Slim Harpo, coverizzato anche dai ROLLING STONES nel 1972, ma questa versione è Blues-Rock selvaggio, birichino e persino ammaliante con un succoso assolo di chitarra penetrante. Un secondo omaggio a Slim Harpo “Te Ni Nee Ni Nu” in una versione giocosa e scintillante… molto interessante.
“Read My Lips” è un ottimo album, a Lou Ann Barton va tutto il merito di una grande prestazione a livello vocale in generale. Aggiungo che le cover sono state eseguite con passione, entusiasmo e convinzione. Per quanto riguarda i musicisti che circondano la nostra eroina (tra cui Jimmie VAUGHAN e Kim Wilson dei THE FABULOUS THUNDERBIRDS), hanno libero sfogo e abbastanza spazio sonoro per esprimersi. Pubblicato su una piccola etichetta, Read My Lips passò inosservato all’epoca. Peccato ,perché il contesto era favorevole al revival del Blues/Blues-Rock di fine anni ’80. Possiamo sempre recuperare quel tempo passato ascoltando e fare nostra questa terza avventura di Lou Ann Barton. Vorrei sottolineare che “la rosa del deserto”, Lou Ann, è tra le migliori interpreti di blues da strada crudo ed emozionante, jump blues e R&B che si possano ascoltare.
Riesce a cantare un testo con così tanta potenza e autorità che può essere ascoltata al di sopra di una band di due chitarre con fiati e batteria! Nella versione CD sono state aggiunte tre tracce… per le imminenti feste natalizie potrebbe essere aggiunto sotto l’albero! Che la musica sia libera come il vento.
Un caro saluto da Lupo Solitario.