Questo è un libro “delicato” in quanto la scrittrice raccoglie ed espone i fatti ed i crimini commessi in Europa da immigrati clandestini richiedenti asilo, ovvero omicidi , stupri ed aggressioni che hanno trovato relativamento poco spazio nei media e nel mainstream.
Pamela, Lola, Desirèe ecc ecc, uccise prima di tutto da immigrati che non avrebbero dovuto essere li, e poi dai silenzi del politicamene corretto.Il libro che contiene dialoghi ed interviste con i genitori delle vittime , tratta poi diffusamente della criminalità che si cela dietro l’accoglienza; un mondo passato sotto silenzio sempre in nome del politicamente corretto. Un silenzio che riguarda un’immigrazione voluta selvaggia e il sogno di una sicurezza che ormai è un miraggio.
Una voce che invoca giustizia in nome di tutte le donne uccise e tutto sommato di coloro che invece, al di la del colore della pelle della religione o dell’idea politica, hanno trovato nella legalità e nell’accettazione delle regole della nostra società il solo modo di ottenere una perfetta integrazione.
Questo è un libro come già detto “delicato” che sia per la crudezza che per l’argomento, va letto mantenendo il cervello ben sveglio ed attivando tutta la riserva di senso critico a nostra disposizione.
LE VITE DELLE DONNE CONTANO
