Musica Oltre Confine oggi scrive con il cuore e un po’ di nostalgia. I Grand Funk Railroad furono una delle mie band preferite degli anni adolescenziali.La musica si ascoltava nei juke-box dei bar (45 giri… 100 lire tre selezioni) o alla radio, grazie a programmi come Supersonic-Dischi a Mach 2 e Popoff Radio 2.
Erano gli anni’70 e gli amici, “più grandi” come età, erano i nostri “mentori”.Sarò sempre riconoscente a loro per avermi insegnato molte cose e versato in me quella goccia colma di musica, filosofia, cultura e incessante curiosità.
L’ellepì che oggi presento è “Survival” anno di uscita 1971 per la casa discografica Capitol.
I GFR non hanno avuto un gran seguito in Italia ,ma in USA hanno avuto un gran successo di pubblico e vendite. Essi hanno due periodi: il primo dal 1969-1971 di hard-rock, rhythm-blues con una buona spruzzata di funk e il secondo 1973-1997 un hard-rock più commerciale e di maniera.
Questo è il loro quinto album dopo l’ottimo “Live Album” 1970.Il suono dei GFR è grezzo, forse per alcuni ingenuo ,ma posso assicurarvi che, in quegli anni, poche band avevano il loro “tiro”. L’ellepì è composto di sette canzoni (4 lato A e 3 lato B).
Formazione: Don Brewer – batteria e voce; Mark Farner – chitarra, voce Hammond e armonica e Mel Schacher – basso e voce.
Apre l’album “Country Road”, il loro biglietto da visita con Farner alla chitarra poco distorta e molto amplificata con un basso che “pompa”, grande Schacher e Brewer al lavoro sul rullante… per il sottoscritto 5 stelle!
“All You’ve Got Is Money” seconda song, si narra che Frank Zappa si ispirò a questo pezzo per una sua song… lo stesso fece per alcuni anni il loro produttore!E’ un buon funk-rock-blues stile GFR, ruvido ed urlato ,con escursioni vocali di Farner… ed eccelso lavoro alla sei corde con aggiunta di urla primitive di Brewer,un forte richiamo alla copertina.
Segue “Comfort Me” ballata blues, che adoro… grande lavoro melodico/ritmico del basso, un eccelso arrangiamento forse una delle loro migliori canzoni ,come si usa dire, un grande songwriting. Ultima song del lato A è la cover di “Feelin’ Alright” di Dave Mason (Traffic). Questo mid-tempo venato di blues di Mason viene ritmicamente rivoluzionato…la strofa è sincopata, strascicata molto sinuosa, Brewer suona un sonaglio e come gira con il basso Schacher, per condurci al noto ritornello, mi permetto di dire che nessuno ha saputo dare un “tiro” come i GFR neanche Joe Cocker e gli stessi Traffic.
Voglio spezzare una lancia a favore dei GFR, “il tiro ce l’hai o non ce l’hai” e loro ne avevano da vendere!!!
Eccoci al lato B con “I Want Freedom” ,Mark Farner passa all’Hammond (piccola spruzzata di progressive) che suono!!!E’ una nenia gospel, forse scolastica e stucchevole, ma esce qualcosa di sanguigno e schietto. “I Can Feel Him In The Morning”, seconda/sesta traccia, voci femminili che dialogano, giro irresistibile, che ci propone Schacher ed arriva Farner con la sua bella voce dai toni lirici lontani dal tipico rock. Un Hammond ed i cori conferiscono un tono gospel. L’ultimo pezzo è la cover di “Gimme Shelter” degli Stones. Farner aziona la sua chitarra in distorsione… questa fu una delle ultime volte che utilizzò la sua particolare chitarra in alluminio, assemblata chissà da chi, caratterizzata da un distorsore al suo interno ,quasi zanzaroso che segnò il suono inconfondibile della band.
Peccato che passò a chitarre più famose e prestigiose!!!
L’album, a mio modesto parere, più vario e di classe dei Grand Funk Railroad! Per sempre nel mio cuore… spesso li riascolto con immenso piacere e gioia! (Lone Wolf).