Musica Oltre Confine, forse condizionata da questo maggio “indisciplinato” che non ci consente uscite/passeggiate serali, propone un altro eccelso artista del folk-prog-rock targato UK: John Martyn.
L’ellepì che vi presento è “Solid Air” del 1973, suo sesto album. Insieme al precedente “Bless The Weather” pubblicato due anni prima, meritano 5 stelle… per il sottoscritto anche 6.
Il vinile che ho “piazzato” sul piatto è composto di nove brani (nella versione cd 10).Nel primo brano “Solid Air” spicca la chitarra di Martyn, con effetto Echoplex, che sarà una delle sue dominanti nel suono e il suo cantato e lo xilofono spaziano nel mondo del jazz… un inizio travolgente! “Over The Hill” è molto bluegrass con il mandolino di Richard Thompson (ex Fairport Convention)… mamma mia! In “Don’t Want To Know” la band è elettrificata ,suonando un eccelso rock. “I’d Rather Be the Devil (Devil Got My Women)” ha quel suono di jam bebop beat/blues. “Go Down Easy” è una perla preziosa ,senza tempo c’è, secondo il sottoscritto, qualcosa che ricorda Steve Winwood (Traffic) che passa diretto al cuore… nella tradizione folk… la migliore! In “Dream By The Sea” la band è molto compatta… con echi Brian Auger… molto funky. .”May You Never” il nostro beniamino è solo con la sua inconfondibile voce e la sua degna compagna: la chitarra. Brano distintivo di Martyn. Questa canzone venne ripresa da Eric Clapton nell’album “Slowhand”…
“The Man In The Station” è una canzone tagliente, il suono oscilla tra chitarra tranquilla e tastiera elettronica la band suona un rock blues di grande effetto,profumi di latin-jazz nella canzone. 5 stelle tutte meritate. Chiude l’album “The Easy Blues”,una canzone acustica e blues sulla scia di Robert Johnson e di altri grandi maestri blues del sud.
La band che accompagna Martyn è straordinaria: Danny Thompson al contrabbasso è un cesellatore, Dave Pegg al basso elettrico; Richard Thompson anche se solo in un brano al mandolino;Dave Mattacks alla batteria; John Bundrick all’organo, piano acustico ed elettrico; Tony Coe al sassofono; Simon Nicol autoharp; Tristan Fry vibrafono; Sue Dranheim violino e Neemoy Acquaye congas.
John Martyn ha prodotto molti album di ottima qualità e fattura, anche se negli anni ’80 si è spostato sul filone pop ,recuperando negli anni ’90 con album di eccelsa qualità. Una vita dedicata alla musica con molti problemi di salute , nel 2003 gli venne amputata una gamba a causa del diabete…ma continuò a fare concerti nonostante fosse su di una sedia a rotelle… chapeau!!! Per abuso di sostanze l,a mattina del 29 gennaio 2009 John muore per un terzo attacco di polmonite. Lascia più di 20 album in studio e oltre 40 registrazioni dal vivo… forse uno dei maestri sottovalutati del folk-prog-jazz… abbiamo comunque la sua musica che sarà sempre pronta ad emozionarci. Fine anni ’70 ebbi la fortuna di assistere ad un suo concerto… quante emozioni! (Lone Wolf)