Dopo aver spaziato per varie settimane su vari argomenti inerenti la radio, questa volta vi presento un vero e proprio circuito scuola, per chi vuole apprendere il funzionamento di un ricevitore radio, in questo caso in onde medie. Si tratta di un semplice circuito composto da 1 diodo al germanio, un condensatore variabile, un transistor e pochi altri componenti meccanici.
Il progetto è tratto dal supplemento n. 5 di “Tecnica pratica” del maggio 1965.
PROGETTO
la semplicita del circuito di questo radioricevitore vuol rappresentare una prima fase di contatto del dilettante con la tecnica della ricezione delle onde radio.
L’apparato qui descritto serve per ascoltare in cuffia l’emittente locale e, se collegato ad una efficiente antenna e ad un buon circuito di terra, altre emittenti nazionali e talune stazioni radiofoniche estere. La sensibilità del ricevitore aumenta al tramonto del sole e raggiunge il suo massimo valore di notte.
I segnali radio raggiungono, attraverso una delle tre prese (AI-A2-A3), il circuito di sintonia, costituito dalla bobina Ll e dal condensatore variabile Cl. Facendo ruotare il perno del condensatore variabile, cambiano le caratteristiche radioelettriche del circuito di sintonia e ciò significa, in pratica, che per omi posizione delle lamine mobili rispetto a quelle fisse del condensatore, un solo segnale radio di determinata lunghezza d’onda può circuitare in L1-C1. Il circuito di sintonia, dunque, rappresenta il circuito selezionatore dei molti segnali radio sempre presenti sull’antenna del ricevitore. Il diodo al germanio DG, che rappresenta un componente radioelettrico semiconduttore, permette il passaggio delle semionde dello stesso nome (positive o negative) dei segnali radio che, in pratica, sono segnali rappresentati da tensioni alternate. Si suol dire, anche se ciò non è preciso, che, i segnali radio, dopo aver attraversato il diodo al germanio DG, sono segnali di bassa frequenza, mentre quelli presenti nel circuito. di sintonia sono segnali radio di alta frequenza. Il processo di trasformazione dei segnali radio di alta frequenza in quelli di bassa frequenza prende il nome di ” rivelazione “. Le semionde dello stesso nome vengono applicate alla base (b) del transistore TRl, che prowede ad amplificare i segnali radio di bassa frequenza; questi vengono prelevati dal collettore (c) ed applicati alla cufra che li trasforma in voci e suoni. Riassumendo, si può dire che in questo semplice circuito si svolgono quattro operazioni fondamentali: selezione dei segnali radio (circuito di sintonia), rivelazione (diodo al germanio), amplificazione dei segnali di bassa frequenza (transistore), trasformazione delle correnti elettriche di bassa frequenza in voci e suoni (cufra). Il circuito è alimentato da una pila da 4,5 volt e la cuffia rappresenta anche il carico di collettore del transistore TRl.
IL MONTAGGIO
Il montaggio va effettuato dopo aver preparato tutti i componenti e le parti necessarie. Innanzi tutto si dovrà costruire la bobina Ll; questa si ottiene avvolgendo su nucleo ferroxcube 8 x 140 mm 55 spire complessive di filo di rame smaltato deldiametro di 0,3 mm. L’awolgimento va iniziato da una estremità del nucleo; fra la presa di terra T e Ia presa d’antenna A3 vi sono 15 spire; fra la presa A3 e la presa A2 vi sono 15 spire; fra la presa A2 e quella Al vi sono 25 spire. Il montaggio del ricevitore può essere fatto, a piacere, in una cassettina di legno o in una scatola di cartone. La cassettina di legno è da preferirsi perchè con essa è possibile realizzare un complesso compatto e rigido. I terminali del transistore TRI sono facilmente riconoscibili perchè sul suo involucro è riportato un puntino colorato in corrispondenza del terminale di collettore; all’estremità opposta si trova il terminale di emittore, mentre in posizione centrale è quello di base. Il diodo DG va connesso come indicato nello schema pratico, con il lato positivo saldato sul terminale del condensatore variabile (il lato positivo è normalmente contrassegnato con un puntino o una fascetta colorata). Quando si saldano i terminali del transistore, è necessario operare con- una certa rapidità, servendosi di un saldatoio munito di punta sottile e ben calda. Questo ricevitore non è prowisto di interruttore e il solo inserimento dei terminali della cuffiia serve a < chiudere ” il circuito. Occorrerà ricordare sempre che per accendere o spegnere il ricevitore bisogna innestare o disinnestare la cufra sulle relative boccole. Quando ci si sintonizza su una emittente occorre sempre individuare, per tentativi, la boccola (AI-A2-A3) sulla quale I’innesto dello spinotto collegato alla discesa d’antennà offre i migliori risultati
di ascolto.
Non resta altro che procurarsi il materiale , o da qualche vecchia radio casalinga o da qualche mercatino e lanciarsi in questo interessante esperimento:anche questo è un modo per sentirsi liberi .
ml