Un paesaggio della sua amata Genova è il tema dell’opera che ci presenta Alessandro Sala .Ma cosa cosa ci vuole comunicare? Scopriamolo….
Titolo: Casa Rossa con Edera (Genoa Watercolor Collection)
Tecnica: acquarello e china nera su carta Torchon Fabriano 270gr
Formato: 40x30cm
Introduzione dell’artista:
In anteprima sul blog Liguria Dinamic nella pagina “Parliamo d’Arte”vi presento il quarto acquarello di “Genoa Watercolor Collection”. La collezione nasce, con la prima opera grafica, la settimana prima delle feste natalizie del 2023. L’acquarello è una tecnica pittorica che ho sempre coltivato con amore e dedizione. In altre occasioni, sempre sul blog, ho descritto questo mio personale modo di utilizzare due tecniche pittoriche l’acquarello con la china nera ,creando un effetto di cloisonnisme (effetto simile alle vetrate delle cattedrali). Le linee (nere) creano arabeschi suddividendo sfumature, velature, ombre e colori…. un nuovo percorso nella lettura del suddetto lavoro. Inizialmente un’attenta ricerca cromatica guida il mio operato, classico della tecnica dell’acquarello, dal colore chiaro al colore più scuro, definite velature o passaggi di colore. In certi casi utilizzo la tecnica “bagnato su bagnato”, gestendo il colore secondo la mia visione cromatica. Dopo aver completato questo “passaggio” procedo con la china nera creando un nuovo lavoro su quello esistente. E’ un momento meraviglioso, che mi riempie di gioia: non esistono più confini… la mano destra spazia fra i colori. Potrei dire che è una buona tecnica di meditazione: non c’è più nessun pensiero in me (Om Shanti Om).
La grafica oggi presentata ha come titolo la “Casa Rossa con Edera” ed è di medio formato.Ecco una breve descrizione…
La casa rossa potrebbe essere quel luogo in cui tutti abbiamo vissuto nella nostra gioventù, quel luogo d’incontro, ove si andava al sabato/domenica ad ascoltare la musica quella suonata dai primi impianti hi-fi oppure suonata da nostri amici, due chitarre, qualche percussione ed un flauto. Cantavamo canzoni dei cantautori italiani (esistono ancora?) Faber, De Gregori, Venditti, Dalla, Guccini, Graziani, Bennato anche Battisti e per citarne alcuni stranieri Dylan, N. Young, CSN&Y, Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, Deep Purple e molti altri. Ma la casa rossa era anche punto d’incontro, ove ci si confrontava e molte interessanti discussioni prendevano vita… certe volte con la sola luce di alcune candele. Essa era ubicata in una “crèuza” (trad. dal dialetto genovese: crosa – viottolo stretto o mulattiera che fende, spesso verticalmente, le colline del genovesato e della Liguria) e laggiù vedevi il mare, mare che porta i tuoi pensieri oltre l’orizzonte. In questa grafica la casa rossa è avvolta dall’edera ,anzi viene ospitata amorevolmente conferendo ad essa quel fascino di “vissuto”. Il portone chiuso rappresenta una certa privacy… non tutti potevano entrare ed si usava spesso cambiare il numero di “tocchi” su di esso. Sul lato destro c’è il tetto di un’altra casa con il suo terrazzo ed un lenzuolo che crea arabeschi ,nel vortice della tramontana. Una foglia di edera si è staccata dalla sua “famiglia di appartenenza”, per intraprendere il suo volo libero nella società, forse un nuovo mondo ti aspetta. Certamente si, la tua indipendenza. Questi sono frammenti cromatici di vita vissuta, che sono rappresentati nella mia espressione artistica… nulla è lasciato al caso. Il mio credo è: “segui te stesso… mai ti perderai” e questo nell’arte è la prima regola. Il nome della collezione nasce da un gioco di parole, c’è il cinema in technicolor, blu-ray, c’era la tv in bianco e nero, quindi può esserci anche una “Genoa Watercolor” quella di Sala con speranza ,che potrà essere anche la vostra. Non poteva essere che “Crèuza de ma” di Faber la canzone che accompagna questo acquarello. (AS)