Paese mio
C’era una volta, sulla vetta di una collina, un piccolo paese che quando lo vivevo, mi faceva sentire una regina.
Era brioso, con tanti piccoli eventi che rendevano i ragazzini felici e contenti.
C’era aria di festa al sabato sera, tanta la musica nella splendida balera.
C’era l’albergo che ospitava i turisti, il ritrovo dove la sera ci si ritrovava, di questa comunità se ne faceva parte non foss’altro per giocare a carte.
C’era anche il campo sportivo, quindi tornei in cui gareggiavano piccoli giocatori, che si sentivano dei gladiatori.
Vigneti a vista d’occhio, campi di grano di frumento, sentieri con rovi colorati di more, ovunque si respirava amore.
Di quel paese rimane solo il ricordo, non mi ritrovo più e tutto quel che era ora sembra un paese tornato al medioevo.
È sempre suggestivo il grande panorama, dove i vigneti la fanno da padrone, e per il grano turco si sfida con il sole.
Non c’è rimasto altro di tutto quel che c’era, solo il rimpianto di quello che prima era..
Giuliana