Grande schermo

INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO

L’estate 2023 segnerà il ritorno del mitico Indy… Siamo al quinto capitolo della saga di Indiana Jones , dopo Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta (1981), Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008). Il nuovo film dal titolo “ […]

Parliamo d'arte

La Famiglia

Alessandro Sala questa settimana propone un’opera che tratta un tema, sempre utilizzando la sua chiave di lettura, a noi caro e coinvolgente.   Titolo: La Famiglia Tecnica: olio&sabbia su tela Formato: 70x70cm Anno: 2008 Introduzione dell’autore: Mi piacerebbe moltissimo chiedere a Voi, gentilissimi frequentatori del blog, che cosa vi trasmette questo dipinto o meglio quale emozione vi è pervenuta, […]

Musica oltre confine

Oltre Confine: AFFINITY

A piccoli passi ci muoviamo in “Oltre Confine” lo spazio dedicato alla musica, quella musica che trasmette/comunica emozioni alle orecchie, al cuore e visioni personali/soggettive, ma senz’altro positive. Il piede destro tiene il tempo sin dal primo pezzo/traccia ed entriamo in piena atmosfera anni ’70.

Curiosando per il mondo

Le braghe di Jeans

Forse in pochi sanno che il più simpatico ed universale capo di abbigliamento, il pantalone in tela di jeans, ha la sua origine a Genova. Perciò vi racconteremo brevemente la sua storia.

Documentati almeno fin dal 1500, esistono tre tipi di tessuto di ampio consumo e tinti di blu con l’indaco, un colorante naturale di provenienza indiana (da cui il nome): il “Bordatto ligure”, tessuto in cotone finemente quadrettato; il Denim, prodotto inizialmente nella città di Nimes, con trama in cotone ed ordito in lino, andamento obliquo delle fibre che successivamente, per economicità, divenne di puro cotone ; il “Fustagno di Chieri”, un più pesante misto di lana e cotone che veniva però tinto anche con

Antico arazzo su base di tela jeans ancora visibile nell’Oratorio di Calenzana in area di passato dominio genovese (Alta Corsica)

un colorante locale.

Il porto principale per il commercio e l’esportazione di questi tessuti blu, era e fu a lungo quello di Genova e, pertanto, per estensione, essi furono chiamati Bleu de Genes alla francese o Blue Genoa e poi, nello slang di Londra (ove erano ampiamente apprezzati ed usati fin dal 1500), o di New York (ove ricevettero nell’800′ il “battesimo” mondiale) , divennero Blue Jeans.

Tali tessuti sono estremamente resistenti e, specie quelli in cotone, isotermici, potendo riparare egregiamente da un vento freddo in inverno, senza far sudare troppo in estate. Insomma: una stoffa per tutte le stagioni e relativamente impermeabile. Così a Genova, per la comodità di avere a disposizione oltre che un basso costo una gran quantità di questo tessuto di cotone blu, vi si confezionava un pò di tutto: le vele delle navi ed i teli per coprire le merci, tendaggi e pantaloni da fatica.

Ma non solo.. Per chi si recasse a visitare il Museo Diocesano, scoprirà che i numerosi arazzi genovesi qui custoditi, che in questo caso sono di carattere religioso e che datano al 1500 circa, sono di tela Jeans, con pittogrammi a biacca. Ancora, in una mostra molto interessante che si tenne anni fa a Palazzo S. Giorgio, ove erano esposte manifatture in Jeans messe a disposizione da privati fra cui la stessa Levi Strauss, si potevano notare capi di vestiario originali liguri del XVI° secolo non solo da fatica ma per ecclesiastici (vescovi e preti), per le donne (gonne e corpetti) e per i bambini. Insomma, si capì che in realtà a Genova e Liguria in generale, il mondo non era un pò grigio (come voleva una celebre canzone francese) ma interamente blu indaco: il cielo, il mare, i vestiti della popolazione. Può anche darsi che sia stata proprio questa generale pennellata di blu sulla città di Genova ad averne coniato il nome.

Successivamente agli inizi dell’800′ cominciò un’esportazione del prodotto tessile grezzo anche in America, ove il commerciante Levi Strauss intuì le sue potenzialità commerciali e brevettò il pantalone in quanto tale a 5 tasche con rivettature in rame, nel 1873 su creazione del sarto Jacob Davis. Si aggiunsero poi altri storici marchi americani che tutti conosciamo ed il termine “Jeans” definisce ormai sia il pantalone di tipica fattura (in qualsiasi tessuto o colore) che la tipica tela blu (oggi sostanzialmente in denim di puro cotone).

Oggi il pantalone, la gonna, il giubbotto o la camicia nella tela in questione rappresentano non una divisa, come si pensò ai tempi delle grandi contestazioni degli anni 60′ e 70′, ma un semplice manifesto mondiale della praticità, dell’economia e del semplice vivere in libertà : peraltro, tre qualità che ben caratterizzano i Liguri.

Come Liguri dobbiamo essere fieri di aver contribuito alla creazione di tanto clichè; riconoscenti alla storia che ne ha relegato per sempre il merito parziale al nome della nostra città di Genova; consapevoli dell’importanza della nostra regione in tanti aspetti degli eventi internazionali, seppur spesso per naturali aspetti geostrategici. Ciò alla faccia dei soliti riduttivi “maniman” locali.

G.R.

Radio onde di libertà

Un “muletto” affidabile: MIVAR UCM 581/2 “RODI”

Oggi vi propongo un modello della Mivar, la UCM 581 2 “RODI” Si tratta di un apparecchio radio compatto da tavolo in materiale plastico . Il layout è quello tipico dell’epoca . La scala parlante riporta l’indicazione delle lunghezze d’onda , delle località, frequenze e canali su vetro, supportata dall’indicatore scorrevole attivato dalla manopola di […]

Foto nostre

Mare d’inverno….

" il mare d'inverno..è solo un film in bianco e nero visto alla Tv.... "Qualche nuova dal cielo che si butta giù... sabbia bagnata..una lettera che il vento sta portando via...stanche parabole di vecchi gabbiani e io che rimango qui sola a cercare un caffè.... Solo alcuni frasi tratte dalla memorabile canzone  cantata da Loredana [...]
Curiosando per il mondo

OPERAZIONE FONDALI PULITI….

Un tema molto discusso in questo particolare periodo è la protezione e salvaguardia del pianeta, pianeta messo a rischio dal troppo inquinamento. Gli stati tutti stanno mobilitandosi e gli effetti provocati dall’uomo sono tangibili…

Ogni persona dovrebbe cercare di “amare maggiormente “ quanto ci è stato donato… ma non è cosi’…

Accanto all’apatia generale ,ci sono alcuni che vogliono  fare qualcosa per aiutare il pianeta a sopravvivere ..come?  Utilizzano una passione sportiva: l’immersione in apnea.

Grande schermo

Mondo Donna .. il cinema racconta…

E’un periodo particolarmente difficile per le donne… Stiamo assistendo a Teheran e nel territorio iraniano alle proteste , dove le donne per prime sono scese in strada, per manifestare la rabbia contro il sistema..

Non voglio parlare dei femminicidi, ancora troppi, per il periodo in cui viviamo.

Si parla di emancipazione, di parità di diritti, ma esistono ancora delle falle…Il te

Parliamo d'arte

SONATA PER I 4 ELEMENTI

Molti Maestri spirituali hanno detto o insegnato: “impara dal tuo vissuto, non voltarti indietro e vivi l’oggi/presente”.

La mia testardaggine ha voluto che mi voltassi  e recuperassi un mio dipinto degli anni novanta. In quel periodo avevo l’atelier a Genova e più precisamente nel centro storico. Era un’ ampia stanza, ubicata al quarto piano con due finestre, alte e grandi, che davano su una piazzetta, incastonata tra vecchi palazzi storici. Per chi non conoscesse il centro storico di Genova faccio una piccola e sintetica descrizione. I “caruggi” hanno colori, profumi e musicalità del tutto unici,colori che variano a seconda delle luci del giorno e della notte. Dopo un acquazzone il tutto si deforma