Come ho già scritto nei precedenti post, negli Stati uniti,la radiofonia rappresentò per un certo periodo , uno sconfinato mercato che poteva offrire nuove e fino ad allora sconosciute possibilità commerciali. I produttori di apparati e le varie stazioni broadcasting intuirono subito che le potenzialità delle radiotrasmissioni potevano essere quasi illimitate.
Con l’avvicinarsi delle feste, anche le radio e tutte le riviste del settore, si riempivano di messaggi natalizi ed offerte per l’acquisto di apparati con irrinunciabili accessori annessi.
Era un fiorire di annunci mirabolanti ed accattivanti illustrazioni, per catturare l’attenzione di un pubblico già di per se specializzato e in fondo sognatore.
Ogni redazione di radio o di rivista del settore, cercava di trasmettere il proprio messaggio promuovendo nel contempo le varie industrie produttrici.
Le stesse industrie di un certo livello (es. Crosley e Atwater Kent) avevano proprie testate autoreferenzianti.
Arriva il Natale…. fuori la mercanzia! la grande vendita abbia inizio…. così era e così è rimasto anche oggi.
Cambia l’hardware, ma in fondo in fondo il software (umano) è sempre lo stesso.
Ml