L’intento di “Musica Oltre Confine” è presentare artisti, forse ai più, sconosciuti. Sono coloro che hanno “assaporato” il successo solo per un breve attimo, che si potrebbero chiamare i “magnifici perdenti”, ma per il sottoscritto sono delle perle rare che hanno lasciato del loro vissuto nella loro espressione artistica.
Warren Zevon viene oggi presentato sul blog Liguria Dinamic con l’album “Excitable Boy” del 1978.
Piccola e sintetica biografia (ci sarebbe molto da scrivere e raccontare).
Warren William Zevon è nato a Chicago il 24 gennaio 1947, il padre un emigrato russo, era un giocatore d’azzardo professionista che trascorreva la maggior parte del tempo in viaggio, mentre la madre era una devota mormone ,che si prendeva cura della famiglia. Si trasferirono a Fresno, in California e nella sua prima adolescenza sviluppò un interesse per la musica, piano e chitarra. Conobbe l’autore e direttore d’orchestra Robert Craft che a sua volta gli presentò il noto compositore Igor Stravinsky. Nacque un’amicizia.Zevon rimase affascinato dalla musica classica e sviluppò anche una passione per il folk e il rock & roll.
A sedici anni, lasciò la scuola superiore, salì su un’auto e si diresse a New York City, inseguendo il sogno di diventare una pop star!
Formò un duo con la talentuosa Violet Santangelo pubblicarono “Follow me” (genere folk-rock) un 45 giri che arrivò nelle classifiche al 65 posto. Lasciò il duo e si trasferì a L.A. e lottò per mantenersi a contratto come cantautore. Due suoi brani furono eseguiti dai famosi Turtles!!!
La penna di Warren narrò spesso di fuorilegge, mercenari, sociopatici e cattivi di ogni genere, con spirito acuto. Era sempre un uomo strano, e rimase un allegro pessimista fino al momento in cui incontrò un destino, che avrebbe potuto visitare uno dei suoi personaggi. Si unì agli Everly Bros, come pianista e continuò dopo la separazione a suonare singolarmente con loro. Decise di andare in Spagna,dove incontrò una coppia di artisti pop in difficoltà: Lindsay Buckingham e Stevie Nicks (futuri membri dei Fleetwood Mac). L’amicizia di Jackson Browne, al culmine della sua celebrità, gli permise di avere un contratto discografico pubblicando “W.Z.” (1976) con eccelsi musicisti la coppia sopra citata, Bonnie Raitt e gli Eagles. L’album omonimo annunciò che era uno dei talenti più sorprendenti emersi dalla comunità di cantautori soft rock di Los Angeles. Linda Ronstadt (talentuosa anche se un’interprete a volte discutibile) registrò tre delle sue canzoni su due dei suoi album più venduti, che senza dubbio hanno fruttato a Zevon assegni di royalty più grandi di quanto abbia mai fatto l’album stesso. Nel 1978 vede la luce “Excitable Boy” secondo album.
Il Lp che oggi vi presento fu un vero successo, con un singolo che entrò nelle classifiche, “Werewolves of London”, un trio di successi da giradischi (“Roland the Headless Thompson Gunner”, “Lawyers, Guns and Money” e la title track). Zevon conquistò il pubblico più vasto che la sua musica certamente meritava. Alcuna critica considera l’album nettamente inferiore nonostante tutta la bile di Warren Zevon, intriso di umorismo oscuro. “Johnny Strike Up the Band” e “Nighttime in the Switching Yard” sono due pezzi un po’ sotto tono ma sempre interessanti. “Veracruz” accenna all’abile intelligenza dei momenti migliori di Warren Zevon. Una grande band lo accompagna: Waddy Wachtel, Jeff Porcaro, Jackson Browne, Linda Ronstadt, John McVie, Mick Fleetwood… vi sembra poco? Ho nella mia collezione questo album acquistato nello stesso anno dell’uscita. Spesso lo ascolto, vedasi oggi, restando sempre profondamente legato.
La storia di Warren si oscurò con storie di alcool, case di cura, momenti di lucidità creativa e compositiva ed eterne ricadute. Un album con tre quarti dei R.E.M. a nome Hindu Love Gods… stupendo. Altri 14 album vengono creati da Warren tra alti e bassi (mai sotto le 4 stelle) sino al 2003. Nel 2002 dichiarò al talk show di Letterman il suo problema di salute: cancro ai polmoni. Nonostante tutto questo dramma, che gli creava difficoltà a respirare incide e registra “The Wind”… il suo ultimo vento. Lo aiutarono i suoi amici ed estimatori collaborando in questo respiro: Jackson Browne, Bruce Springsteen, Tom Petty, Dwight Yoakam, Ry Cooder e Don Henley. Un piccolo aiuto “forse dal cielo” lo aiuta a vedere la nascita dei suoi nipotini e la pubblicazione dell’album, era il 26 agosto. Il 7 settembre Warren, ahimè, muore. Cinque mesi dopo, “The Wind” gli è valso due Grammy Awards postumi, per il miglior album folk contemporaneo e la migliore performance in duo rock (per “Disorder in the House” con Bruce Springsteen).
Warren grazie per la tua musica, sincera, reale un po’ oscura ,ma vissuta.
Buon ascolto (Lone Wolf).