Oggi vi propongo un modello della Mivar, la UCM 581 2 “RODI”
Si tratta di un apparecchio radio compatto da tavolo in materiale plastico . Il layout è quello tipico dell’epoca . La scala parlante riporta l’indicazione delle lunghezze d’onda , delle località, frequenze e canali su vetro, supportata dall’indicatore scorrevole attivato dalla manopola di sintonia a Dx.l’altra manopola permentte l’accensione/spegnimento e regolazione volume . Sotto alla scala della sintonia sono presenti 7 pulsanti per la commutazione di gamma d’onda e accessori esterni (jazz, orch, voce, fono, MF, OM, OC). Il retro è coperto da un pannello in cartone parzialmente forato con l’indicazione delle prese antenna/accessori.
Si tratta di circuito supereterodina ZF/IF 468/10700 kHz a 6 valvole con circuiti in modulazione di ampiezza (AM) e una sezione per la modulazione di frequenza (MF).
Sul retro sono presenti una buona dotazione di accessi con prese per antenna, dipolo AM/FM, fono, registratore che rendono questa “piccola” molto versatile
Particolarità: Ascolto di canali TV tramite un apposito commutatore che va ad agire sul gruppo in alta frequenza.
Il circuito, semplice robusto ed affidabile, come quasi tutti i prodotti della casa lombarda.
La Mivar è stata chiusa di recente senza aver trovato nessuno che la rilevasse , nemmeno per la cifra simbolica di 1 euro.(e pensare che quasi tutti gli italiano hanno posseduto almeno un apparecchio di quel marchio e probabilmente avrebbero ricomprato volentieri i loro prodotti)
Questa radio, acquistata su ebay per pochi euro, ha necessitato solamente delle solite disossidazioni di routine (potenziometri , contatti della tastiera e prese), nonchè della ormai certa sostituzione del condensatore elettrolitico sull’uscita della valvola rettificatrice UY85.
E’ un vero e proprio “mulo” che rimane accesa ogni giorno molte ore, e poi , fatto non da poco, è stata costruita nel 1962 l’anno in cui sono nato.
Massimo L.