Polvere e nebbia a volte possono nascondere “chicche” preziose, piccoli tesori, come in questo caso. Incontriamo una band scozzese Writing Of The Wall che con la loro musica molto personale, non diretta e costruita da consolle altamente tecnologiche e sofisticate, riescono a far dissolvere la nebbia ed eliminare la polvere.
I nostri beniamini non hanno bisogno di lustrini ed effetti eclatanti, perché propongono un blues venato di psichedelia con spruzzate progressive, dominate da un eccelso uso di tastiere.
La formazione : Linnie Patterson (voce), Bill T. Scott (tastiere), Jake Scott (basso e voce), Alby Greenhalgh (fiati nelle performance dal vivo), Jimmy Hush (batteria) e Willy Finlayson (chitarra e voce).La band ebbe una forte attività concertistica nei locali underground londinesi: Middle Earth e Marquee.
Il titolare del locale Middle Earth li mise sotto contratto ed incisero il loro unico album per la casa discografica che portava lo stesso nome.. “The Power Of The Picts” titolo dell’album (1969), ristampato e rimasterizzato da EROC con due bonus tracks.
Le 12 tracce sono molto particolari , dove un buon suono di tastiere e un cantato molto personale “la fanno da padrone”. Vi consiglio caldamente di avvicinarvi a questa quasi misconosciuta band ,vi assicuro che non ve ne pentirete. Se amate la buona musica, sempre di nicchia si parla, i WOTW sono per voi.
La band fu molto sfortunata perché nel loro periodo di luce gli venne rubata la strumentazione e quando si perde il treno ,ahimè, tutto cambia. Venne pubblicato un album con varie registrazioni fatte al Middle Earth ovviamente dal vivo, ma non ebbe la forza del loro primo ed unico album. Molte band non hanno avuto fortuna e successo che avrebbero meritato ,i WOTW sono fra questi. Un sincero buon ascolto… a presto con “Musica Oltre Confine”
(Lone Wolf)