Un titolo particolare è quello dell’opera che Alessandro Sala presenta questa settimana.
La notte per molti è un momento per raccogliere i pensieri e fare il punto della situazione ,per altri ,fonte d’ispirazione , ma leggiamo insieme….
Titolo: Il Suono Della Notte
Tecnica: olio e sabbia su tela
Formato: 40x40cm
Introduzione dell’artista:
Sarebbe stato scontato e un po’ ruffiano pubblicare un quadro con gli innamorati questa settimana. Le nostre città si sono fatte coinvolgere o stravolgere da questo giorno di S. Valentino ove cuori spuntavano ovunque ed il rosso dominava in ogni vetrina. Volevano rammentarci o forse distrarci che esiste l’amore proprio in quel giorno? Chi è al nostro fianco va amata/to ogni giorno come si usa dire oggi: “24h”.
Dopo queste righe che assolutamente non vogliono essere polemiche ,mi accingo a presentarvi l’opera: “Il Suono Della Notte”.
Era il lontano 2009 e da due anni avevo lasciato Genova per trasferirmi sulle colline varazzine e immergermi nel verde e nei ritmi dettati dalla natura. Una notte, di metà febbraio, ero nella mia stanza ,comodamente seduto sulla poltrona e ascoltavo un album fantastico del maestro Rick Wakeman “The Six Wives of Henry VIII” ,un capolavoro assoluto. Mi alzai per scaldare una tisana e sbirciai dalla finestra e vidi un cielo colmo di stelle e sorella Luna nella sua massima maestosità. La luce si accese, tutti gli elementi erano pronti per essere messi su tela ,ma prima afferrai carta e penna e realizzai lo schizzo. La mattina seguente rovistai fra le tele e la più idonea mi sembrò quella di formato 40x40cm ,simile al formato della copertina dell’album musicale sopra citato.
Così nascono alcune delle mie opere.
La notte è lo scenario del dipinto e con il vento portano quel senso innato ,che forse tutti abbiam,di libertà. Il pianoforte a coda è alimentato dall’energia della Luna, i tasti sono in movimento e non rispettano più le classiche prospettive ,eseguono una danza quella danza notturna, che accoglie tutte le anime. Un albero ancora spoglio, siamo a febbraio, sostituisce il leggio. I fogli dello spartito volteggiano nelle armoniose sonorità ,illuminate da una candela posta sul lato sinistro ,dove alberga il cuore.
Cari amici lettori lascio a voi libertà di lettura dell’opera c,he possiate aggiungere emozioni, energia e tanto amore.
Vi consiglio di ascoltare il brano musicale del maestro Rick Wakeman “Anne Boleyn” tratto dall’album sopra citato. Buon ascolto. Opera disponibile presso il mio studio. Con preghiera di lettura e condivisione. (AS)