“Oltre Confine” nasce da un profondo amore per la musica e dalla voglia di condividere frammenti, forse minori ,ma non per qualità. Molto nell’ambito artistico sfugge e ci scivola fra le mani. Occorre una attenta ricerca e molta passione per ricercare quanto in tanti definiscono “genere di nicchia”.
Questa settimana vi propongo una band inglese gli U.K. la cui musica scalderà il vostro salotto in queste fredde sere d’inverno.
Essi hanno rappresentato l’ultimo “canto” dell’età d’oro sia per la musica progressiva, sia per i super gruppi che seguirono. La loro impeccabile precisione tecnica, gli arrangiamenti complessi ma moderni e le strepitose esibizioni dal vivo hanno fatto si che diventassero leggenda ,la cui reputazione ha superato di gran lunga la loro breve esistenza.
La band si forma nel lontano 1978: al basso John Wetton e alla batteria Bill Bruford, entrambi reduci del tour negli Stati Uniti dei King Crimson. Anche il tastierista e violinista Eddie Jobson presente nel tour e nel lp live dei KC, meglio conosciuto per il suo eccelso lavorò su alcuni album dei Roxy Music. Alla chitarra era Allan Holdsworth, fuori uscito prima dai Soft Machine e dopo dai blasonati Gong.
L’album di debutto dei nostri quattro paladini porta il nome della band. Si respira aria progressiva con ottimo uso di tastiere intelligenti e interazione di percussioni senza sembrare mainstream. Grande è il lavoro di Jobson con il violino elettrico e sintetizzatori, Wetton cesella il tutto con estrema maestria e astuzia con “giri” di basso. Bill Bruford è immenso con il suo stile quasi jazzistico alla batteria., facendosi sentire in brani come “Thirty Years” e “Nevermore”. Senza portare gli stessi ritmi o cadenze in ogni canzone, gli UK competono fra di loro con estremi assoli o dimostrazioni di tecnica/bravura individuale anzi riescono ad essere compatti e conviviali fra di loro, per offrire un suono unico. Questa è una qualità che nessun supergruppo, vedi Asia, riuscì a donare agli ascoltatori. Il finale melodioso di brani come “By the Light of Day” e “Alaska” mette in mostra la scioltezza complessiva di ciascun membro. Dopo il primo album qui presentato ne uscirono altri due: “Danger Money” e “Night After Night” con formazioni differenti, sempre da quattro stelle ma il loro capolavoro è sicuramente il primo: “U.K.”. Un consiglio da Lone Wolf:”potrebbe essere un bel regalo per questo natale. Buon ascolto! (Lone Wolf)