La nostra rubrica d’arte questa settimana si dedica ai santi, ma santi particolari , ovviamente rinterpretarti by Sala, ma leggiamo….
Titolo: All Saints Nr. 7 (All Saints Collection)
Tecnica: olio e sabbia su doghe (3)
F.to: 20x76cm
Introduzione dell’artista:
Tempo fa presentai l’opera Nr. 8 della Collezione “All Saints” ed oggi propongo la Nr. 7 che a mio parere ritengo ancora più “fresca” del 2020 ,anno della collezione.
Passo alla descrizione pittorica dell’opera.. E’ realizzata su tre doghe (assemblate) di formato 20x76cm con tecnica olio e sabbia, che volendo si possono separare ,lasciando un distanza di pochi centimetri una dall’altra. Creano un bell’effetto.
Al centro c’è a camicia di colui, che riconosce la propria spiritualità e la cerca in tutte le cose intorno e non solo. E’ un modo differente di porsi al mondo ,anzi di essere attento osservatore e di riconoscere Dio in ogni sua manifestazione terrena e non,un tentativo di allontanarsi da Maya (identificazione con l’energia materiale), recuperando la relazione eterna ,che lo unisce a Dio. La camicia e la sciarpa hanno i classici colori del Sannyasi, il devoto di Krishna, bordeaux e giallo ocra. In mano tiene un libro antico, sacro ,ove la conoscenza millenaria ci viene tramandata. Potrebbe essere la Bhagavad-gita o Upanisad i noti 108 testi vedici. Sette pagine formano una pseudo aureola intorno al capo del nostro personaggio, pagine che potrebbero essere la descrizione per individuare , riconoscere e allineare i sette chakra . Al centro della suddetta aureola spicca il simbolo dell’OM, che spero non abbia bisogno di spiegazioni. Lo scenario è il cosmo immenso profondo con la signora Luna.
La riflessione personale nasce dal momento attuale ove la nuova spiritualità lascia il posto alla scienza. L’uomo pensa sempre più ad essere eterno, chirurgia plastica barra estetica e mille altre diavolerie imperversano per essere sempre giovani e più belli magari anche ricchi. Il nuovo Messia ha un nome bi-composto :Scienza-Tecnologia. Non pensiamo più alla nostra anima e di conseguenza alle nostre azioni ,abbiamo paura di pregare ed alzare gli occhi al cielo. Il buon vento ci porti saggezza e consapevolezza. Grazie di cuore per aver letto in mia compagnia l’opera che ho presentato sul blog Liguria Dinamic. La canzone che accompagna il dipinto è di Jai Uttal “Ganesha Sharanam”… buon ascolto. (AS)