Vivere in campagna=fare l’orto
La scelta di cambiare vita e passare dalla città alla campagna non è facile…devi proprio avere dentro un’amore smisurato per la natura e la predisposizione alla poca movida..Non è che in questo momento tra un luogo e l’altro ci sia troppa differenza, date le chiusure e il divieto di assembramenti. Direi anzi che chi abita in campagna può permettersi il lusso di passeggiare nel bosco senza mascherina, dico senza..perchè mi è capitato di vedere persone con FP2 camminare dove, il massimo incontrabile, era forse un cinghiale.(chiaramente senza mascherina).
Ma non divaghiamo,rischierarei di diventare polemica e non voglio….La mia scelta personale mi ha condotta a cercare la tranquillità,rinunciando a qualche comodità ,migliorando decisamente la qualità di vita.
I ritmi sono diversi e quando devi per qualche motivo immergervi nel mondo , in cui hai praticamente passato quasi tutta la tua esistenza, ti pesa. Non sono più abituata al traffico,alla caoticità delle vie,ad essere un numero in mezzo a tanti.
Nel paese la vita scorre con meno fretta, il saluto lo ricambiano tutti e questo non ti fa sentire sola.
La parte più bella è il contatto con la natura ….
Io amo vestirmi da lavoro e stare nelle fasce a curare i fiori , a tagliare l’erba , a fare legna.
Le mie compagne sono le scarpe da trekking , che alla fine della giornata devono sostare fuori casa per essere ripulite dal fango…
Con il primo caldo, c’è chi corre a comperarsi i vestiti per la nuova stagione..io corro a comperare i nuovi fiori per ripopolare le aiuole, rese deserte dal freddo invernale.
Non solo… ho già iniziato a preparare l’orto…sì, non posso vivere in campagna senza la soddisfazione di vedere ,crescere, maturare i frutti della terra,accuditi da me…
Sono in fibrillazione perché attendo il momento giusto per le semine e in questo i miei familiari mi hanno aiutato, regalandomi un libro, molto istruttivo intitolato “il grande libro dell’orto”
Ti spiegano veramente ogni cosa, dalla composizione dei terreni, alla concimazione , alle caratteristiche di semina di frutta verdura,piante officinali.
Una vera chicca!
Per i più curiosi vi faccio un esempio:
Nel mese di marzo si posso piantare in culture protette,in luna calante….
Anguria-cetriolo-fagiolo e fagiolino-melanzana-peperone-pisello-pomodoro-zucca
in luna crescente
aglio-barbabietola-bietola a costa-carota-cavolfiore-cicoria- cipolla-finocchio
Ci sono poi le indicazioni del trapianto delle piantine nel famigerato orto…
Il passo successivo quindi è procurami i semi e partire con la mia avventura., seguendo i mesi e le attitudini del terreno.
Ho già sperimentato che le carote non sono gradite…l’unica volta che ho provato sono cresciute carote ,che sembravano appartenere al paese di Lilliput…
I pomodori invece mi hanno sempre dato grosse soddisfazioni, insieme a zucchini e fagiolini.
Ormai guardare il meteo mi serve per capire quanto posso osare con operazioni da aspirante contandina….ho moltissimo da imparare, ma il contatto con la terra ,a volte proprio a mani nude,mi emoziona sempre.
Torno bambina e veder crescere le piantine mi riempie di soddisfazione.
Il pomodoro staccato dalla pianta e mangiato ha un altro sapore.
Bene…continuo con i preparativi, un po’cauta ..hanno previsto brutto tempo e freddo per fine marzo.
Non voglio rischiare di buttare via delle piantine e quindi attendo ancora qualche settimana per partire alla grande..
Buon orto a tutti!
A.L.