Due opere insieme, con un soggetto unico…la musica…Sala offre anche questa settimana la Sua libera interpretazione…
Titolo: Jazz – Blues
Tecnica: olio e sabbia su tela
Formato: 20x20cm cad.
Introduzione dell’artista:
Il primo appuntamento del mese di novembre è all’insegna del colore e della musica.
Non credo alla coincidenze e neppure alla casualità, ma credo al “sentire” che porta due persone, in luoghi distanti o vicini, alla condivisione delle stesse emozioni.
Infatti i dipinti che oggi presento sul blog Liguria Dinamic “Jazz” e “Blues” si uniscono come pezzi di un puzzle all’articolo scritto da Alessandra Lombardo.
Abbiamo colori stupendi in questo mese ma pioggia e nebbiolina , dei primi giorni della settimana, ci conducono a momenti di melanconia e riflessione.
Musica e pittura, come cavalli alati, ci conducono in rotte sognanti e fiabesche, u,n piacevole taglio alle radici che ci legano a Maya (mondo materiale).
Dopo questa sintetica riflessione passo alla descrizione dei due dipinti che definisco i “Mini-Sala” dato il loro formato 20×20 centimetri.
“Jazz” è un omaggio ai grandi maestri del sassofono in ambito jazzistico e volutamente non ho rappresentato un abbigliamento appartenente nè a l’uno o l’altro che poteva essere riconducibile ,ma bensì un “maestro X” che tutti unisse. Camicia rossa, svolazzante e colma di atmosfera emozionale, un jeans informale e un grande sassofono che “spara” note libere, calde, passionali non definiscono confini e limiti.L’impostazione grafica sancisce la “forza” di questo genere musicale.
“Blues” invece è dedicato al fantastico Robert Johnson maestro indiscusso del blues e country-blues. Ci sono 16 canzoni, composte in compagnia di Ernie Ortle in soli cinque giorni, che hanno segnato la storia del blues. “Sweet home Chicago”, “Rambling on my mind” e “Cross road blues” per citarne alcune. Lo stesso Eric Clapton dichiarò in una intervista che non riuscì mai ad evocare “l’anima”, leggiamo emozione/cuore/esecuzione che R. Johnson mise nella song “Crossroad blues”. Mi associo a Clapton perché anche io non sono riuscito a trasmettere nel dipinto “l’anima” del maestro. Alcuni dissero che l’avesse venduta al diavolo ma questa è leggenda…
Il vestito blu, come il cielo delle sue notti, il cappello trasportato dalle note della chitarra sono la mia libera interpretazione. Anche in questo dipinto ho dato un taglio grafico con la scritta posta in alto sullo sfondo . E’ un semplice gesto di condivisione con i lettori di queste due opere in un periodo in cui tutta l’arte è abbandonata all’orfanotrofio della “Non Cultura”. Sentitamente grazie con preghiera di lettura e condivisione. (A.S.)