L’opera che ci regala Sala questa settimana vuole essere un “tributo” alla musica, in concomitanza alla settimana del Festival di Sanremo…
Titolo: Sonata per i Quattro Elementi
Tecnica: olio&sabbia su tela
Formato: 100x120cm
Anno: 2009
Descrizione opera dell’autore:
L’opera venne realizzata nel 2009 con una delle mie personalissime tecniche olio&sabbia su tela.
Una piccola nota tecnica: utilizzo la sabbia come imprimitura applicata sulla tela, dopo inizio il disegno e procedo con il colore. Esso, il colore, viene applicato a più passaggi, come per l’acquerello a velatura.
In questo modo si rafforzano e ravvivano i colori, avendo la sabbia un potere assorbente molto alto.
Passiamo ora ad una descrizione del dipinto.
Essendo un appassionato di musica, l’intento era di associare l’emozione suono con i 4 elementi naturali:fuoco, acqua, aria e terra.
Una caratteristica nei miei dipinti è il movimento, nulla è mai statico, come se un vento sonoro entrasse a contatto dei colori e dei soggetti rappresentati.
Il perché del pianoforte, come soggetto primario, non è casuale, infatti parlando con alcuni amici musicisti, mi confermano che il 90% delle loro musiche/canzoni nascono proprio da questo meraviglioso strumento musicale.
Come si può notare nel dipinto, il pianoforte è di un rosso intenso, ove i tasti si muovono come se un immaginario musico stesse scivolando con le sue dita su di essi, intonando una sinfonia ai 4 elementi.
Fuoco: il rosso del pianoforte ed il sole al tramonto.
Acqua: il blu del mare, immenso e potente.
Aria: il blu di prussia del cielo. Aria/vento sono difficili da rappresentare, perché non hanno coloro ma li possiamo riconoscere dal e nel movimento.
Terra: il viola dell’isola, come settimo chakra.
Tutto è movimento, dal mare al cielo, spartiti che giocano con le costellazioni e le nubi.
Una Luna birichina osserva tutto, annunciando la sua magnificenza.
L’albero si erge dall’isola con le sue radici possenti, i rami annunciano una rinascita imminente di nuova vita.
Nei miei dipinti c’è sempre un messaggio positivo e riflessivo ,come una speranza nel continuare a credere in un futuro migliore e perché no, credere ancora nelle favole.
Alessandro Sala.