La rubrica Dinamic Artist da questa settimana di arricchisce… l’artista ALESSANDRO SALA invierà delle sue opere, corredate da spiegazioni e significati, per avvicinare il più possibile i nostri lettori al mondo dell’arte…
E allora ecco la prima…
titolo: Amnesty
tecnica: olio su tela
formato: 80x80x3,5cm
Descrizione opera dell’autore:
Il novanta per cento delle mie opere nasce da un bozzetto preparatorio, che può essere modificato nel suo percorso. Mi spiego: il fattore importante è bloccare immediatamente l’idea, come in questo caso, con la tecnica dell’acquerello e china su carta Canson oppure sull’album per schizzi o semplici fogli per appunti. Una volta che essa è visibile si inizia a trasportarla sul supporto tela o tavola. Ovviamente, come detto sopra, può subire modifiche nella forma e nel colore. Parliamo ora di questa opera “Amnesty”, che nacque
nel 2018 nei primi giorni di novembre. Due fattori determinarono la realizzazione:
in primis – la tragedia del ponte Morandi che per noi genovesi fu ed è tutt’ora un colpo al cuore,
che mai riusciremo a metabolizzare. Infatti osservando l’opera, si nota una città cupa
avvolta in queste tonalità grigio/blu ove un cielo infuocato, macchiato di sangue innocente
fa da sfondo. La croce si erge verso il cielo al Padre Celeste, quasi a chiedere perché tutto questo sia avvenuto, ma anche per colmare questo vuoto architettonico, che tutti noi abbiamo attraversato in ambo in sensi di marcia mille o più volte.
Forse diventa preghiera salvifica, perché noi ci siamo salvati e quel maledetto giorno innocenti anime hanno perso la vita. La camicia che si stacca dalla croce, come un’anima che non c’è più nel mondo terreno(microcosmo) e raggiunge il cielo/universo (macrocosmo). Essa, la camicia, urla “perché proprio a me è accaduto tutto ciò.” Aggiungo: la croce ha un aspetto desunto, antico di un vissuto fra lotte e intemperie sancite dal tempo… anche il ponte aveva queste ferite.
In secondi – Da tempo pensavo a quanta sofferenza c’è in questo mondo, alla non fratellanza, all’odio,alle guerre, quelle ufficiali sono 72, e subito pensai al Cristo a cosa fece per noi, sacrificando se stesso, cercando di farci comprendere il perché siamo su questo pianeta e come dobbiamo comportarci.
Non importa se qualcuno negli ultimi anni abbia scritto che esso non sia mai esistito, ma mai come in questo momento oscuro della nostra civiltà abbiamo bisogno di credere e portare amore nel nostro cuore.
La camicia ,dai colori della volta celeste, guarda verso l’alto osservando la Luna pregandola di indicargli la rotta per il ritorno a Casa.
Forse non siamo anche noi camicie (anime) in questo passaggio?
Alessandro Sala