Parliamo d'arte

Ceramiche 2G – Il ritorno alle origini

Nell’articolo dedicato al Mercatino di Natale che si è svolto a Giovo località Le Casermette, Vi avevo parlato di Ceramiche 2G, Guido e Francesca, di cui ho apprezzato le creazioni , esposte in quella sede.

Durante le feste, ho deciso di andarli a trovare, per approfondire questa conoscenza e farmi raccontare la loro storia.

Ci troviamo a pochi km da Sassello,  in località Bandite e una caratteristica casetta in legno mi dice, che sono arrivata nel regno della ceramica… Già all’esterno ci sono delle bellissime creazioni, ma entrare all’interno è emozionante, nel mondo  della ceramica Raku, della terra Sigillata, delle cotture primitive ,delle pirofile, delle ceramiche di arredo…

Ma questo termine, Raku… cosa significa?

“E’ un’antica tecnica giapponese legata a Sen-O-Rikys, maestro di filosofia Zen, vissuto in Giappone nel XVI secolo, periodo in cui la ceramica giapponese acquista spiritualità e valore simbolico ed il Raku ne rappresenta un momento determinante, fino a diventare un rito sublime.

Raku è una tecnica praticata da generazioni di vasai, per la produzione delle ciotole destinate alla cerimonia del tè, dove elementi primordiali come terra, acqua e fuoco diventano protagonisti, comunicando gioia e fortuna.

Questa particolare tecnica consiste nell’estrarre i manufatti incandescenti dal forno e collocarli in ambiente riducente, riuscendo così ad esaltare i colori e a creare effetti del tutto particolari”.

E gli effetti particolari si vedono!!!!!

Inizio a parlare con Guido, al quale chiedo come si è avvicinato a questo di tipo di lavorazione.

Uscito dal liceo artistico ha subito iniziato a lavorare nel luogo madre della ceramica,Albisola formandosi come ceramista , vasaio completo, lavorando per ben 5 anni al tornio, un apprendistato impegnativo e costruttivo , che lo ha portato poi a  creare la sua attività in proprio, CERAMICHE 2G.

Parliamo di una lavorazione completa, con partenza dalla materia prima, studio e creazione dei manufatti, lavorazione al tornio e cottura.

Grande soddisfazione di Guido è l’insegnamento. Trasmette la sua grande esperienza ai ricoverati di alcune comunità psichiatriche (ex. Prà-Pero) e parlandone fa trasparire il trasporto che ha verso i suoi “allievi” particolari. Attraverso la manualità e suoi insegnamenti, trovano e trasmettono un po’ di serenità. Alcuni, mi spiega, lavorano attivamente, altri parlano solo e guardano, tutti comunque regalano a Guido moltissime emozioni… un grande!!!

Gli chiedo come è arrivato alla ceramica Raku e mi spiega che ha conosciuto un ceramista di Cervo, che si era avvicinato a questa lavorazione ed ha iniziato ad approfondire la tecnica, trasformandola poi nel suo cavallo di battaglia. È’ bello, ogni volta che si crea un pezzo, vedere il risultato finale, che non è mai lo stesso, in quanto è la cottura nel forno che determina la colorazione del pezzo.

Mi racconta che un amico giapponese  lo scorso anno ha ricreato la cerimonia del tè, secondo le antiche tradizioni, presso un B&B di Palo e Guido ha realizzato il set completo per l’evento. E’ stato emozionante assistere, vedendo utilizzati i propri pezzi, ad una cerimonia risalente  all’epoca dei Samurai, ma ancora più emozionante è stato prenderne parte in privato, quando è stata creata ad hoc, in casa, esclusivamente per lui e Francesca!

 

Un’altra tecnica che Guido ha portato in uso è quella utilizzata dagli antichi romani, per impermeabilizzare le ciotole con la terra sigillata. Cambia il tipo di cottura, cottura fatta in questo caso nel forno a legna (ne ho visto uno proprio vicino alla struttura). Ah, dimenticavo anche i forni, per le varie cotture, sono interamente realizzati da lui!

Ora però parliamo con Francesca, parliamo della terra, nel vero senso della parola. Torniamo alle origini, con una linea artigianale che utilizza unicamente “la terra”, senza smalti, che portata ad alte temperature  vetrifica in maniera naturale,creando oggetti impermeabili utili, per contenere alimenti.

Francesca ha alle spalle un percorso che va dal liceo  artistico, all’accademia e praticantato in studio, dove s’innamora del tornio… Poi l’incontro con Guido e l’unione delle loro esperienze.

Alle Casermette avevo visto Francesca in azione con i bambini e mi conferma che il laboratorio è attivo tutto l’anno, una scuola di ceramica che si tiene in questa location, adatta anche ad ospitare mostre.

Direi risultati grandiosi!Ascolto ma non riesco a staccare gli occhi dagli oggetti che mi circondano.

Grazie alla loro pazienza sono in grado di riconoscere quali sono realizzati con la tecnica Raku, quali con terra sigillata o semplicemente con la cottura delle diverse terre.

E’ obbligatoria, prima di congedarmi, la visita ai forni, lo step finale delle loro creazioni,un forno destinato alla cottura Raku e l’altro  per le  ceramiche classiche.

 

Progetti futuri:

Sicuramente Guido e Francesca porteranno avanti la loro sensibilizzazione per il ritorno all’uso della ceramica naturale… E in tal senso  c’è il progetto di allestire una mostra, in collaborazione con un collega di Bassano del Grappa, solo ed unicamente di ciotole, realizzate con tecnica Raku. Attendiamo presto notizie sulla data e la location, sarà un appuntamento, da non perdere.

Altri progetti sono quelli di avvicinare le persone a questa nuova ideologia del ritorno alle origini, organizzando cotture all’aperto, in piazza, come hanno già fatto nel 2007  a Sassello. Uno spettacolo emozionante!

Che dire!!! Potrei scrivere un romanzo, dopo questo appassionante incontro! Consiglio a tutti una visita al laboratorio, dove sicuramente troverete un pezzo unico, che impreziosirà le vostre case!!!

Per informazioni contattare:  3464179647

Ceramiche 2 G sono Dinamic!!!

A.L.

 

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