Non potevo raccontare a chi segue il nostro blog un’esperienza di viaggio molto emozionante, per la bellezza della meta e della sua cultura: la Sicilia.
Abbiamo deciso di visitare questa splendida isola con la moto, tracciando un itinerario di base prima di partire che, sono sincera, abbiamo rispettato e ci ha consentito di attraversarla tutta in una settimana, percorrendo circa 1200 km, tra strade costiere, entroterra e qualche pezzo di autostrada.
Il tempo è stato dalla nostra parte, soleggiato e con temperature accettabili, in questa prima settimana di Giugno in cui abbiamo scorrazzato per l’isola omonima.
Vi segnalo le tappe del nostro viaggio, che ci ha condotto a scoprirla, non solo per lo splendido mare e le dorate spiagge, ma per la ricchezza culturale di grande valore. L’accoglienza, la disponibilità e l’onore dei siciliani mi ha colpito, come l’amore per la loro terra.. Ma andiamo nel particolare..
Il nostro viaggio è iniziato con l’imbarco il venerdì sera qui da Genova su GNV e l’arrivo a Palermo il giorno dopo alle 20.30 circa. Appena sbarcati, ci siamo diretti verso l’unico B&B prenotato da casa.. tutti gli altri li abbiamo trovati al momento.
Sistemati, ci siamo catapultati nel centro per cenare e miracolo.. Abbiamo visitato la cattedrale di Palermo alle ore 23,30 circa.. Fantascienza! La visita con tanto di guida sui tetti della cattedrale, all’interno e nella cripta è stata il primo approccio alla storia, tra arabi, normanni e stile barocco..
Il mattino seguente, prima di iniziare il giro con la moto, ci siamo dedicati ancora a Palermo, visitando, per i più macabri, le catacombe dei Cappuccini, in cui sono messi in bellavista i passati a miglior vita, vestiti di tutto punto e, con un calesse, abbiamo inoltre ammirato il palazzo della Zisa, il teatro Massimo, il mercato del Capo e non ultimo in particolarità il mercato di Ballarò.. Colori, profumi, gente di ogni tipo!
B&B 301 – Via dei Cappucini 301 Palermo
1) Palermo – Monerale – SanVito – Trapani
A malincuore lasciamo Palermo il secondo giorno e, inforcata la moto, ci dirigiamo a Monreale, per ammirare la splendida cattedrale
e da lì , dopo una breve sosta, il viaggio verso Alcamo, Scopello ed i suoi bellissimi faraglioni, San Vito Lo Capo alla ricerca della tonnara del Secco. La troviamo, ma è in disuso.. Ti lascia solo intendere cosa doveva essere un tempo, quando era attiva, situata su un pezzo di costa meravigliosa.
Il caldo si fa sentire e dirigendoci verso la Riserva dello Zingaro, troviamo una baia, dove fare il primo bagno siciliano.. La moto ci attende e partiamo alla volta di Trapani, dove, con l’aiuto di un gestore del bar in cui ci siamo fermati, troviamo il B&B per la notte.
Trapani Destination B&B-Via dei Saraceni 9-Trapani
2) Trapani – Marsala – Sciacca – Agrigento
Al mattino si parte da Trapani in direzione di Agrigento. Percorriamo la statale interna, che permette di vedere anche la campagna di questi luoghi, ma la discesa obbligata è per Mazzara del Vallo, posto di pescatori, ma contornato da un bel centro storico. Qui la sosta prevede granita con panna, che ogni giorno ci concediamo.. Si parte ora per Sciacca e in località Sovereto, ci godiamo un pò di sole oltre che un meritato bagno. Riprendiamo la strada per Agrigento, ma arrivati a destinazione, ci troviamo davanti ad un viadotto chiuso e dobbiamo, con un pò di strade secondarie, trovare quella giusta, per arrivare in centro città.
Scopriamo, che il ponte in questione, è stato chiuso, in quanto presentava delle problematiche simili al nostro (costruito dallo stesso Morandi).. Evitata quindi un’altra disgrazia.
Prima di recarci al B&B , chiamato strada facendo, andiamo a vedere la Valle dei Templi. Appassionati o meno, chi la visita per la prima volta, non può rimanere incantato, sia per le rovine, che ti riportano alla magnificenza di questi monumenti del passato, ma soprattutto per il contesto in cui si trovano , tra alberi millenari e cactus in fiore.
La sera, come in ogni posto in cui abbiamo pernottato, su consiglio dei local, ceniamo a base dei loro piatti tipici, in cui spiccano la caponata, gli arancini, pesce in ogni modo e dolci , in cui fa da padrona la ricotta (i cannoli hanno dimensioni esagerate).
B&B L’Antica Via- Via Atenea –Pizzatta Ficani 2-Agrigento
3) Agrigento – Licata – Punta Secca – Modica
Al mattino partenza di buon’ora da Agrigento in direzione Marina di Montechiaro, con breve sosta per proseguire verso Licata.. Per gli amanti del commissario Montalbano, stiamo per arrivare nei posti in cui vengono abitualmente girati gli episodi. Licata, splendida per il centro storico, ha un museo archeologico molto interessante, che visitiamo con le spiegazioni del caso, di una guida.
Ripresa la moto, decidiamo di fare sosta pranzo al castello di Donna Fugata, che era un ritrovo estivo del barone Corrado Arezzo, un gran burlone: ospitava amici e conoscenti, riuscendo addirittura a far passare la ferrovia nei pressi del castello.. Ci spiegavano che le stanze in tutto sono 122, ma visitabili solo 28.. Peccato.. Mancano i soliti fondi! Il giardino che circonda il castello è immenso e all’interno contiene un labirinto fatto costruire dal barone, per divertire i sui ospiti, direi forse più le donzelle!
Ora ci apprestiamo a cercare il solito posto per il bagno quotidiano, e quale spiaggia migliore se non quella di Punta Secca, dove c’è la famosa casa in cui abita il commissario? La domanda che mi sorge spontanea, immergendomi in queste acque è :”ma il tuffo del commissario di testa, come è possibile? L’acqua è bassa..”.
Comunque ci sono persone sul terrazzo della casa.. infatti è stato trasformato in B&B..
Si riparte per Modica: un centro spettacolare famosissimo anche per la cioccolata! E’ la prima volta che rimpiango di essere in moto.. Non posso portare via niente, neanche una tavoletta..
Dopo cena, girovaghiamo per il centro storico fino ad arrivare al duomo.. un’immagine molto suggestiva in notturna.
B&B Palazzo Il Cavaliere – Corso Umberto 1 – 259 – Modica
4) Modica – Noto – Siracusa
Al mattino si riparte da Modica in direzione di Noto, che ci hanno segnalato per la bellezza del centro storico ed in effetti merita veramente.. Il caldo si fa sentire e decidiamo di ripartire alla volta di Siracusa, dove abbiamo un amico Gianni Gallaro, un vero personaggio. Ci attende e, fatti posare i bagagli in un albergo da lui trovato, ci indica la strada più veloce per goderci un pò di mare ad Ortigia, l’isola collegata a Siracusa da un ponte. Rigenerati dalle acque fresche, decidiamo di affittare un’ape con la guida, per girare Ortigia. L’idea iniziale era uscire con il battello per vederla dal mare, ma il vento increspa il mare e per me che soffro, non è il massimo. Girare per i vicoletti con l’ape è uno sballo!
Camere Sorella Luna – Via F.sco Crispi 23 – Siracusa
5) Siracusa – Taormina – Messina
Salutato Gianni, di cui avremo occasione di parlarvi più avanti, seguiamo le indicazioni, per raggiungere Taormina. Per fortuna ho il casco, altrimenti si noterebbero le mie espressioni stupite, mentre mi guardo intorno.. In moto, effettivamente, il passeggiero è privilegiato. Anche se le strade non sono malvagie, occorre prestare molta attenzione.. Ogni tanto ci smarriamo, perché troviamo cartelli d’indicazione contradditori, per la stessa località!
Taormina è spettacolare, piena di turisti, con negozietti di ogni tipo, coloratissimi, che si sposano bene a questi vicoletti! Primeggiano le chiese e in alto il castello. Da Taormina è ben visibile l’Etna che, per l’occasione, ha la punta circondata dal fumo..
Seduti ad un tavolino, dobbiamo per forza assaggiare una bella granita con panna, per avere un termine di confronto con tutte le altre!
La moto ci attende paziente all’ombra e, cavalcata la Yamaha, ci dirigiamo verso Messina. Però decidiamo prima di fermarci a dormire in località San Saba in un villaggio affacciato sul mare. Arriviamo e, anche se il tempo non è dei migliori, costume e spiaggia ci aspettano! Davanti a noi ci sono le Eolie che ci guardano
Decidiamo di andare a Messina a cena e lì ho l’occasione di vedere il duomo, quello che ogni mezzogiorno ha il campanile animato: Il Leone ruggisce, il gallo canta e poi, con il sottofondo musicale dell’Ave Maria, personaggi e paesaggi si animano, come in un grosso carillon.
Posso solo vederlo in un video.. Stasera lo spettacolo non c’è.. In compenso la città è viva, con un sacco di giovani in giro e locali aperti.
Oasi Azzurra Beach Village – Via Lungomare 42 – San Saba – Messina
6) Messina – Cefalù
Al mattino, dopo un bagno ristoratore, in un mare da bere, partiamo per Cefalù. Oggi siamo veri riders, giusto un caffè, ma la strada è tanta e decidiamo di utilizzare un bel pezzo di autostrada. La moto ringrazia e il paesaggio è una meraviglia anche da qua! Costa, monti e coltivazioni.. Dal casco riesco a percepire un profumo fortissimo di limoni! Arrivati a Cefalù , posate le borse nel B&B del luogo, indossiamo i costumi e scendiamo in spiaggia, da cui abbiamo una visione di quella che è il centro della città.
Non resistiamo e andiamo ad immergerci nelle vie di Cefalù, scoprendo angoli imperdibili.. Ci consigliano un ristorante tipico del posto, in cui passiamo per cena.
B&B Borgo Marino – Via Pietrapollastra 9 Cefalù
7) Cefalù – Palermo
Siamo giunti quasi alla fine della nostra settimana, ma oggi abbiamo meno strada da fare e possiamo goderci l’ultima giornata di mare. Partiamo da Cefalù diretti a Bagheria, dove ci hanno segnalato dei posti per trascorrere la giornata, come Capo Zafferano e la spiaggia dei francesi, ma mentre stiamo per andare ci imbattiamo in un paese tipico di pescatori: Aspra. Decidiamo di fare un bagnetto ristoratore. Ripresa la moto per fare ancora qualche km, su consiglio di alcuni local, ci dirigiamo a Sant’Elia dove, con ogni comodità, ci godiamo l’ultima giornata siciliana di mare.
Parlando con una simpatica professoressa, scopriamo la presenza in una delle tante ville di Bagheria, della mostra di Gottuso. La cosa ci incuriosisce e, considerato che l’imbarco a Palermo è alle 23 circa, decidiamo di andare a vistare la mostra. Villa Costanza è molto bella, tanto che incontriamo due sposi, che utilizzano le scalinate, per le foto di rito.
Dipinti, fotografie ed addirittura una collezione di locandine cinematografiche, abbelliscono le pareti dell’interno della villa e dei padiglioni esterni, in cui è anche custodita l’unica statua del Gottuso, l’uomo che legge il giornale.
La nostra breve ed intensa vacanza è giunta al termine, ma nel cuore portiamo a casa grandi emozioni!
Grazie alla moto che ci ha portato in giro, nella massima libertà ed alla disponibilità di tutti i siciliani, che abbiamo incontrato nel nostro viaggio!
E un grazie anche al rider, che ha permesso a me, passeggero di ammirare quest’isola, grazie FRANCO!
A.L.