Le prime radio economiche, prive di stadi amplificatori in bassa frequenza e le economicissime radio a cristallo, avevano nella cuffia l’unica possibilità di poter essere ascoltate.
l tempo in cui gli “speakers” (altoparlanti) avrebbero invaso le case dei radioascoltatori arrivò comunque rapidamente seguendo il travolgente progresso degli apparecchi riceventi.
Dapprima, sulla scia del già “rodato” grammofono, i trasduttori che trasformavano i segnali elettrici in vibrazioni di una membrana, vennero collegati a imponenti “tromboni” al fine di ottenere una notevole amplificazione; fu quella l’era degli altoparlanti a “collo di cigno”. Immediatamente successiva fu l’applicazione degli altoparlanti “a spillo”, nei quali le vibrazioni venivano trasmesse a grossi coni di cartone; i risultati furono notevoli, cito per esempio il “Radiolavox” costruito in Francia nel 1928 dalla Radiola, nel quale , vista l’assenza di cassa di contenimento, è facile vedere il grande cono di cartone e il trasduttore che tramite uno “spillo” trasmette le vibrazioni alla struttura. Infine arrivarono loro, i conquistatori degli anni successivi: gli altoparlanti , dapprima elettrodinamici (campo magnetico prodotto da un solenoide ed usati fino agli anni 40′) e infine magnetodinamici a bobina mobile, nei quali al campo magnetico di una calamita si opponeva il campo generato da una bobina avvolta e solidale alla parte terminale interna del cono e mediante l’eccitazione e la diseccitazione della medesima si ottenevano le vibrazioni necessarie a comprimere l’aria e a generare i suoni,portando la qualità di riproduzione dal semplice gracchiare dei primi trasduttori alle meravigliose armonie in altissima fedeltà degli altoparlanti moderni.
Questa è una brevissima storia, molto “zippata”, e sicuramente mancano altre tipologia di speakers, specialmente i più recenti, così come non ho menzionato i progressi enormi nel campo dei materiali che hanno avvicinato la riproduzione dei suoni sempre più alla realtà.
Ma questo è lo spirito di queste piccole storie che raccontiamo: piccoli assaggi di una materia affascinante che chi vorrà potrà approfondire tramite i testi specializzati o con le proprie esperienze personali.
L’importante è sempre instillare la curiosità che fin’ora è gratis….