25 anni fa, il Banco del Mutuo Soccorso pubblicò “Il 13“, l’ultimo album pieno di inediti, poi hanno seguito diversi dischi in live e rimasterizzazioni di precedenti progetti con aggiunte un paio di tracce non uscite prima.
Il gruppo di origine romana ha dato vita a “Transiberiana”, un’altra delle ennesime fatiche partorite dalla band. Il concept che racchiude l’intero disco, è semplicemente il “Viaggio“, proprio come indica il nome del titolo. Transiberiana significa “che attraversa la Siberia”, quindi un passaggio nel mezzo della glaciale provincia russa, presente in Asia. Il gruppo è cambiato molto, c’è chi non c’è più e chi ha mollato, tranne l’intramontabile Vittorio Nocenzi, presente all’interno della band dalla nascita di quest’ultima. Hanno decisamente sofferto, ma anche gioito, portando la loro musica (come ben sappiamo) in tutto il globo attraverso il loro tour mondiale, tra Oriente e America.
Transiberiana nasce con un approccio legato fortemente al metal, mai come ora evocato così tanto. Lo si sente molto ad esempio nella traccia “La Discesa dal Treno”: chitarra dal richiamo heavy metal, accompagnata dalle improvvise note che portano un toco di jazz, il tutto mischiato in un synth ritmico travolgente. Mai ci saremmo aspettati la nascita di un nuovo disco, ancora più sperimentale, ipnotico, coraggioso e complesso al punto giusto del gruppo romano.
50 anni di storia della musica italiana, ci offrono un’altra possibilità per gustare al meglio le loro abilità e storie, attraversando la ferrovia russa in un mondo composto da assurdi effeti sulla tastiera, la voce imponente di Vittorio e l’abbraccio coinvolgente dell’heavy metal, accompagnato da ritmi particolari e calzanti.
G.O.