Battesimo del volo per il taxi drone senza pilota
Volocopter, il taxi volante autonomo, ha spiccato il volo a Dubai: il test di un servizio che sarà operativo entro 5 anni.
Prove tecniche di futuro a Dubai: lunedì scorso, 25 settembre, la metropoli degli Emirati Arabi ha fatto da sfondo al primo test pubblico (ma senza passeggeri) del taxi-drone Volocopter, un velivolo autonomo a 18 rotori destinato al trasporto pubblico.
Il prototipo che ha volato su Dubai è elettrico, ha un’autonomia di 30 minuti e raggiunge una velocità massima di 100 km/h con due persone a bordo.
Le dimensioni sono contenute: 2 metri di altezza per 7 di diametro, ciò che consente all’elitaxi di atterrare e decollare senza problemi dalle piattaforme sui grattacieli e in spazi ristretti.
Sicuri che sia sicuro? Le dotazioni di sicurezza includono un sistema composto da 9 batterie indipendenti, per evitare al mezzo improvvise e inopportune cadute dell’alimentazione, e, soprattutto… due paracadute!
L’autorità per i trasporti di Dubai ha spiegato che si potrà prenotare il drone con una app, che permetterà anche di impostare la destinazione e, naturalmente, di pagare la corsa. Sarà insomma una specie di Uber dei cieli, con l’obiettivo di integrare il drone-taxi nel servizio di trasporto pubblico della città entro 5 anni.
Evitare l’ingorgo. Secondo Noel Sharkey, esperto di computer science all’Università di Sheffield (UK), la sfida più grande che i progettisti dovranno affrontare sarà quella del traffico: i Volocopter dovranno infatti essere capaci di correggere continuamente la rotta per evitare palazzi, uccelli e tutti gli altri droni che presto affolleranno i cieli.
Volocopter è stato progettato e realizzato dall’omonima società tedesca, una giovane start-up entrata di recente nell’orbita della Daimler (proprietaria del marchio Mercedes), da poco uscita dalla partecipazione di maggioranza in MV Agusta.
Il progetto di airbus. Volocopter non è l’unica società che sta lavorando sui droni-taxi: ad esempio, Airbus ha in programma di presentare Pop.Up, il proprio taxi volante autopilotato, nel 2020, vedi video qui sotto.
Anche Kitty Hawk, una società sostenuta dal co-fondatore di Google Larry Page, sta lavorando a un progetto simile: una moto volante per spostamenti urbani.
Fonte: Focus